Secondo i GRE Lazio, tuttavia, la soluzione che le Istituzioni hanno deciso di praticare potenzialmente può esporre a gravi rischi la salute dei consumatori e l'ambiente: il fungicida sistemico MAESTRO WG ADVANCE, infatti, è considerato tossico per l'ambiente ed è registrato esclusivamente per viti, agrumeti e pomacee. La Bayer, celebre casa farmaceutica tra i produttori del farmaco, lo considera "irritante e pericoloso per l'ambiente" ed invita ad approfondire le indicazioni riportate in etichetta. Così, leggendo queste indicazioni, si scopre che alla sezione 2, "identificazione dei pericoli", la sostanza è definita, secondo la direttiva EU 67/548/CEE e quella 1999/45/CE irritante.
Le modalità di coltivazione del basilico in serra, di contro, non si sposano con le modalità di somministrazione di questa sostanza, che andrebbe interrotta 14 giorni prima del raccolto, mentre la produzione di basilico è continua.
Inoltre il Fosetil-Alluminio penetra rapidamente nei tessuti vegetali, e manifesta una sistemia ascendente e discendente che consente anche la protezione delle foglie non bagnate direttamente o formatesi dopo il trattamento.
Non si può pertanto escludere che il farmaco entri nella catena alimentare, esponendo potenzialmente i consumatori al rischio di assunzione di un metallo pesante.
Poiché secondo gli scienziati la diffusione della Peronospora belbahrii sul basilico coltivato in serra è dovuta principalmente all'irrigazione a pioggia che genera il clima umido favorevole al parassita, le soluzioni non possono - a nostro avviso - che essere di tecnica colturale (irrigazione localizzata), nonché l'utilizzo di oli essenziali vaporizzati (timo e santoreggia), unitamente con la concimazione con prodotti sostenibili (fosforo).