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martedì 23 maggio 2017

Pesticidi in area urbana: Roma Capitale nasconde i dati!

Un patetico, tentativo di resistere agli obblighi di trasparenza amministrativa: Roma Capitale dimostra quanto premoderni siano gli atteggiamenti di taluni uffici i quali preferiscono arroccarsi dietro gli espedienti della burocrazia pur di non consentire (credono loro!) a noi, riconosciuti dal Ministero dell'Ambiente quale soggetto istituzionalmente deputato alla protezione dell'ambiente, di mettere le mani su malefatte che forse avrebbero dovute essere segnalate alle autorità competenti.

Ma veniamo ai fatti: più di un mese fa abbiamo chiesto all'amministrazione capitolina, in riferimento al d.lgs n. 33/2013  (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni), abbiamo chiesto l'accesso agli atti relativi ai prodotti / sostanze utilizzati dai privati nell'ambito della lotta adulticida alla zanzara tigre, come comunicati dagli utilizzatori stessi, al fine di verificare la regolarità dei trattamenti adottati rispetto a quanto previsto dal d.lgs. n. 152/2006 (Norme in materia ambientale), dalla Direttiva Comunitaria 2009/28/CE (utilizzo sostenibile dei pesticidi), dal Decreto MATTM del 22/1/2014 (Piano Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari), dalla L.R. n. 5/214 (concernente la tutela, governo e gestione pubblica delle acque), dal Decreto del MIPAAF del 10/3/2015 (Linee guida di indirizzo per la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile e per la riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette), con particolare riferimento all'eventuale esistenza di dispositivi / sostanze a minor impatto rispetto a quelle utilizzate.

Ci riferiamo alle comunicazioni in merito ai trattamenti contro la zanzara tigre inviate ai sensi dell’Ordinanza del Commissario Straordinario n.80 del 15/4/2016,  nel periodo di validità dell’ordinanza stessa e sulla mail indicata, dagli amministratori di condominio e dai gestori di depositi, anche temporanei, di copertoni .

Sapete che ci hanno risposto? Prima che la Segreteria generale, a cui avevamo inizialmente inviato la richiesta d'accesso, non era il soggetto in possesso dei dati e quindi ci hanno invitato a ripresentare la richiesta al Dipartimento Tutela Ambiente. Ora, il Dipartimento Tutela Ambiente ci ha chiesto di integrare la richiesta producendo (udite, udite) il nostro statuto ed il nostro atto costitutivo: un pò come se alle 6 di mattina si presentasse la Guardia di Finanza sotto casa di uno spacciatore, e l'arrestando chiedesse agli agenti il documento istitutivo del Corpo per verificare se hanno titolo a perseguirlo.

Semplicemente ridicoli!

Nel frattempo, anche a seguito dell'ordinanza sindacale 62 del 2017, a Roma continuano irrorazioni di pesticidi in area urbana a tutto spiano!