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martedì 10 ottobre 2017

Roghi tossici, NO allo scaricabarile istituzionale!

Dina Rencricca (Gre Lazio) e Roberto Torre (CdQ Tor Sapienza)
all'ingresso di palazzo San Macuto
Nulla di fatto: così ci sentiamo di sintetizzare l'esito della seconda audizione sul problema "roghi tossici", convocato per stamattina 10 ottobre dall'onorevole Andrea Causin.

I Gre Lazio, i comitati di quartiere e le associazioni hanno dovuto assistere all'imbarazzante emergere di ingiustificabili contraddizioni in seno alle Istituzioni, con il Governo e la Prefettura da un lato e (l'assente) Roma Capitale dall'altro. Certo è che dalla proattività della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie ci saremmo aspettati di più.

Un momento della seconda audizione
sui roghi tossici
Non comprendiamo come il Prefetto della Capitale possa limitarsi a lamentare l'indisponibilità della Sindaca ad assumere ruoli di Commissariato straordinario e finanche ad incontrarla, quando invece dovrebbe essere il Governo con le sue articolazioni l'attore principale della soluzione allo scempio che i romani sono costretti a vivere a causa di quella che ormai pare proprio essere complicità morale di fette dello Stato con il sistema criminale che sta avvelenando la città ed ammazzando le persone.

Come Gruppi Ricerca Ecologica siamo sempre più preoccupati per la salute della gente, anche alla luce della poca chiarezza dei dati dell'Osservatorio, del Ministero della Sanità e del Ministero dell'Ambiente. Non è tollerabile perdere tempo in attesa che si trovi la quadra delle competenze tra Governo, Regione, Comune: se la Sindaca non vuole incontrare il Prefetto o ha difficoltà ad interagire con il Governo, che almeno dia un segnale urgente di attenzione verso il problema incontrando i comitati dei cittadini e le associazioni

da sinistra: Paolo Jack (C.A.R.E.), Tonino D'Alessandro (CdQ
La Rustica), Roberto Torre (CdQ Tor Sapienza), Roberta Angelilli
(coordinatore romano Cuoritaliani), Dina Rencricca (Gre Lazio)
Dopo le dichiarazioni del Ministro dell'Interno ci saremmo aspettati dal Prefetto l'avvio di un'azione concreta, bonificando le discariche abusive e anche utilizzando l'esercito per presidiare i campi di accentramento e quelli irregolari. Nulla di tutto ciò: attendismo, posizionamento, addirittura una squallida melina!

PS: gli unici elementi positivi li registriamo nella determinazione verso i problema di alcuni componenti della Commissione, ed in particolare dell'onorevole Roberto Morassut (PD), dell'onorevole Vincenzo Piso (MISTO UDC-IDEA) e dell'onorevole Fabio Rampelli (FDI), a cui rivolgiamo i nostri ringraziamenti.