Clamoroso: in barba ad ogni principio di precauzione alla
base delle norme europee sulla sicurezza alimentare, del buon senso e della
tutela della salute e dell’ambiente, l'Ue rinnova l'autorizzazione del terribile
glifosato per altri cinque anni.
Il Comitato d’appello dei Paesi Ue si è
espresso positivamente: a pesare, soprattutto il pesante voto favorevole della
Germania, che tradizionalmente si è sempre astenuta sul tema ed invece questa
volta ha fatto l’ago della bilancia a favore dell’erbicida cancerogeno. L’Italia
e la Francia, insieme a Belgio, Grecia, Ungheria, Lussemburgo, Lettonia, Cipro
e Malta si sono opposte. Ma oltre al Portogallo, che si è astenuto, tutti gli
altri paesi hanno votato a favore del glifosato.
In Italia resta comunque il divieto di utilizzo «nelle aree frequentate dalla popolazione o
da gruppi vulnerabili come parchi, giardini, campi sportivi, aree gioco per bambini,
cortili e aree verdi interne a complessi scolastici o strutture sanitarie»,
come ha ricordato la Coldiretti che ha anche chiesto uno stop all’import di
prodotti agricoli, mentre Cia e Confagricoltura si sono invece dichiarate
soddisfatte del rinnovo.
La salute dei cittadini europei e la tutela dell’ambiente
sono state svendute in nome degli interessi delle multinazionali