Roma, gli ingredienti dei biscotti serviti nelle mense scolastiche |
Nonostante da
anni siano noti gli effetti dannosi sulla salute e per l’ambiente dei prodotti
contenti olio di palma, il Capitolato
Speciale di Appalto e gli allegati tecnici relativo all’appalto terminato il 30
giugno 2017, il cui servizio attualmente è in proroga tecnica alle stesse
ditte affidatarie e nelle stesse modalità di svolgimento previste dal
Capitolato stesso, non vieta di fornire ai piccoli scolari prodotti da forno contenenti
tale ingrediente, presente in molti prodotti di utilizzo quotidiano (dalla
margarina ai biscotti, dalle merendine ai grissini, dai detergenti ai prodotti
per il corpo). Sul banco degli imputati è in particolare l'Allegato Tecnico 3, contenente le specifiche tecniche relative alle caratteristiche
merceologiche ed igieniche delle derrate alimentari e non alimentari, dei pasti
crudi semilavorati e delle preparazioni gastronomiche: ad esempio, tanto per i biscotti (pag.33) che per i biscotti equo solidali (pag.34) sono accettati come ingredienti burro, margarina vegetale ed un generico oli vegetali, vietando esclusivamente margarina o strutto raffinato nonchè oli e grassi idrogenati alimentari. I GRE Lazio lanciano pertanto un appello direttamente alla Sindaca
Virginia Raggi, chiedendo di prevedere nel nuovo Capitolato e nei suoi allegati il divieto di servire nelle mense
scolastiche di Roma Capitale prodotti contenenti olio di palma.
L’amministrazione capitolina ha infatti mostrato
sensibilità sul tema, come da ultimo in occasione dell’evento organizzato lo
scorso 19 agosto, in occasione della Giornata
mondiale dell’orango, celebrata presso il Bioparco organizzando attività
dedicate a questi affascinanti ed intelligentissime scimmie antropomorfe anche
disincentivando il consumo di prodotti contenenti olio di palma la cui
coltivazione implica la distruzione di ampi spazi di foresta. Ma a che serve disincentivare questo grasso vegetale contestandone (giustamente) l’impiego per
produrre biodiesel o l’utilizzo nei biscotti delle multinazionali, se poi i
biscotti "nostrani" serviti ai bambini delle scuole romane lo contengono forse finanche nelle sue forme
qualitativamente peggiori?
Roma, la tabella dei valori nutrizionali dei frollini al miele dati agli scolari |
Dopo che il comitato congiunto FAO-OMS di esperti sugli
additivi delle Nazioni Unite ha stabilito un diverso livello di sicurezza (dose
giornaliera tollerabile o DGT), gli esperti dell'EFSA
hanno applicato un approccio scientifico aggiornato per valutare di nuovo, rispetto
allo studio del 2016 in cui avevano ravvisato nell'olio di palma raffinato
livelli di tutti i contaminanti esaminati da 6 a 10 volte superiori rispetto
agli altri oli vegetali, i possibili effetti nocivi a lungo termine del
contaminante da processi alimentari 3-monocloropropandiolo (3-MCPD) e suoi
derivati su reni e fertilità maschile: i livelli di consumo di 3-MCPD tramite
gli alimenti sono considerati privi di rischi per la maggior parte dei consumatori,
ma esiste un potenziale problema di salute per i forti consumatori delle fasce
di età più giovane. Nella peggiore delle ipotesi, i neonati nutriti
esclusivamente con latte artificiale potrebbero lievemente superare il livello
di sicurezza. La precedente valutazione Efsa non è cambiata invece per quanto
riguarda i potenziali effetti cancerogeni e genotossici di altri contaminanti,
quali i glicidil esteri degli acidi grassi (Ge).