#differenziAMOci 20/28
Oltre ad un enorme risparmio di acqua, il riciclo è estremamente vantaggioso anche rispetto all'energia. Produrre una tonnellata di carta da fibra
vergine richiede 7.600 kWh di energia, mentre
partendo da carta riciclata questi valori si riducono del 64% (2.700 kilowatt).
La quantità di carta raccolta e riciclata dalle
famiglie italiane equivale al risparmio energetico del blocco del
traffico per 6 giorni e 6 notti, auto, camion, mezzi pubblici compresi: secondo
le stime dell’Agenzia statunitense EPA (United States Environmental
Protection Agency) il riciclo della carta riduce del 74% l’inquinamento atmosferico.
Anche l'analisi comparativa rispetto a modalità differenti di trattamento dimostra la vantaggiosità: infatti l'energia che si risparmia riciclando la carta è molta di più
di quella che si produrrebbe bruciandola e, di conseguenza, le
emissioni di CO2 (che sono tra le principali responsabili dell'effetto
serra) si riducono a circa la metà: si stima che il riciclo di una
tonnellata di carta e di cartone determina un risparmio di circa 210 kg
CO2 eq. (risultanza della differenza tra le emissioni
generate dalla produzione di carta e cartone utilizzando come materia
prima la carta da macero, e quelle che sarebbero state generate
utilizzando fibre vergini).
Anche il mancato smaltimento in discarica produce un sensibile risparmio delle emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera, pari a ben 1.098 kg CO2 eq. In una parola, per ogni tonnellata di prodotti cellulosici avviati a riciclo si realizza un taglio di ben 1.308 kg CO2 eq.
Riportati questi dati alle reali proporzioni della raccolta differenziata nel nostro paese si verifica che la riduzione di potenziali emissioni nocive per l'atmosfera raggiunge un totale di ben 1,9 milioni di tonnellate, pari a circa lo 0,37% di tutte le emissioni di CO2 eq. italiane.