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giovedì 24 ottobre 2019

La Via Francigena vira a Sud: approvato il percorso da Roma a Santa Maria di Leuca


L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) ha approvato all’unanimità il nuovo percorso da Roma a Brindisi e Santa Maria di Leuca della Via Francigena nel Sud. Circa 900 km di storia, tradizione e territorio che ora guardano all’estensione della certificazione della Via Francigena nel Sud ad Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa.

Una pagina storica per la Francigena e soprattutto per il Sud come sottolineato in occasione dell'Assemblea Generale AEVF del 18 ottobre a Bari, dall'Assessore regionale Loredana Capone ed evidenziato da Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Tutela del Territorio - Regione Puglia. “E' davvero un momento storico che fa sentire il Mezzogiorno ricongiunto al resto del Paese e al resto d’Europa. Questo lavoro ci ha permesso di lavorare insieme, di metterci in cammino, comprendendo la strategicità di un progetto. Il percorso francigeno è punto di ripartenza di un’idea di Mezzogiorno diverso che vuole stare insieme al resto d’Europa. Questo passaggio ci consentirà di presentarci al Consiglio d'Europa come unita di intenti e anime che viaggiano tutte nella stessa direzione”.

L’approvazione del tracciato, frutto di un lavoro iniziato nel marzo 2015, è proseguito nel corso degli anni con l’azione decisiva del tavolo tecnico interregionale del Sud formato dalle regioni Lazio Campania, Basilicata, Molise e Puglia coordinato da AEVF che si è occupato dell’individuazione del tracciato e la sua geolocalizzazione. Il percorso, approvato il 18 ottobre dai soci AEVF, porta fino a Santa Maria di Leuca e prevede una variante storica nella Basilicata (via Bradanica) che termina a Matera.

“All’inizio ci siamo trovati davanti ad un numero sconfinato di strade - ha evidenziato Angelofabio Attolico, responsabile tecnico della Via Francigena nel Sud per conto di AEVF e delegato di Regione Puglia - è stato quindi preso come riferimento l’Itinerarium Burdigalense (333 d.c.). Insieme alle regioni, alle associazioni impegnate nella messa in sicurezza e messa a punto della segnaletica, è stato realizzato questo percorso. ‘E’ fondamentale - ha ricordato in chiusura Attolico - che i cittadini siano responsabilizzati e intervengano nella manutenzione del percorso. Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati e lo fanno quotidianamente”.

Oggi, questo percorso continua con alcune raccomandazioni.”E' un momento quasi storico, la Via Francigena ha cambiato "pelle" – ha affermato Massimo Tedeschi, presidente AEVF, nel suo intervento a Bari -. Quella che era la Via di Sigerico da Canterbury a Roma oggi è la Via per Roma, Santiago e Gerusalemme. Guardiamo in varie direzioni dove la Puglia assume ruolo baricentrico. Noi pensiamo di rendere più attrattiva e importante la Via Francigena. Ci sarà più gente a fruire del cammino perché siamo in questo quadro più ampio europeo”.

“Ad Ivrea l’Assemblea aveva espresso un indirizzo politico ben preciso, e cioè lavorare su un’unica direttrice. Abbiamo visto la grande consapevolezza, determinazione e l’entusiasmo delle Regioni del Sud. Oggi viene presentato questo percorso con alcune raccomandazioni – ha ricordato il direttore AEVF, Luca Bruschi - Ci diamo sei mesi di tempo per perfezionare la messa in sicurezza e segnaletica. Chiediamo che il tema della Via Francigena venga inserito nelle linee programmatiche e strategiche delle Regioni e da qui ad un anno poniamo anche l’obiettivo di una guida dedicata alla Via Francigena del Sud”.

L’approvazione del tracciato è stato accolto da un lungo applauso nella sala 1 del Padiglione 153 della Fiera del Levante di Bari. Abbracci e strette di mano hanno accompagnato la chiusura di un pomeriggio fatto di interventi, testimonianze e condivisone di progetti lungo l’asse francigena di 3 mila e 200km.

Tanti gli amministratori pugliesi e campani presenti all’evento ai quali è stato anche conferito un attestato di benvenuto in qualità di nuovi soci AEVF. Soddisfazione ma anche responsabilità. Il lavoro lungo la Via Francigena è ancora lungo e temi come segnaletica, messa in sicurezza e accoglienza sono fondamentali per il futuro di questo percorso che punta a riscoprire la sua dimensione spirituale verso Gerusalemme. Intanto, la votazione, ha scritto una nuova pagina italiana ed europea che ha già dato un importante risultato sul fronte politico.

Prima della votazione, i vari interventi proposti dagli associati, hanno infatti evidenziato un dato: la Via Francigena è stato un mezzo di dialogo tra le Regioni. Un progetto comune capace di riunione amministratori, associazioni e territorio verso un unico obiettivo. Ora si guarda al 2020, un anno importante per la Via francigena del Sud e non solo. Come annunciato dal sindaco di Canterbury, Robert Thomas, la prossima assemblea AEVF si riunirà proprio nella cittadina medievale del Kent, km zero della Francigena!