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sabato 23 novembre 2019

I rifiuti di Roma finiranno a Civitavecchia a causa dei rimpalli tra la Raggi e Zingaretti

Non c’è pace per il territorio della provincia di Roma, sistematicamente usato come la discarica di una Capitale vittima dell’inerzia e dei rimpalli di Comune e Regione. 

Tullio Carbonetti, vicepresidente dei Gruppi Ricerca Ecologica Lazio, è lapidario: “ancora una volta scatta una procedura di emergenza per evitare il rischio sanitario a Roma: non lascia dubbio ad interpretazioni il comunicato pubblicato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale riguardo una prossima ordinanza del Sindaco Raggi per autorizzare la maggiorazione di rifiuti urbani da conferire presso la discarica di Civitavecchia”, resasi necessaria per la chiusura anticipata di qualche settimana del sito di Colleferro.

La soluzione appare sempre la stessa – continua Carbonetti - in barba a quanto contenuto nelle Linee strategiche per il Piano rifiuti regionale e nella proposta di Piano stesso, approvata in Giunta ma non ancora iscritta all’ordine del giorno dei lavori d’aula del Consiglio Regionale del Lazio: e cioè scaricare sugli altri ambiti territoriali quello che non viene pianificato - ormai da anni - nella Capitale, in spregio di qualunque legge, dell'obiettivo di un'economia circolare, dei rifiuti zero, dello stop alle discariche”.

Vittime dell’inerzia, dell’inefficienza, dell’incapacità restano i tanti cittadini del Lazio, i quali, sebbene da anni si rendano protagonisti delle migliori performance in termini di percentuali di raccolta differenziata dei propri rifiuti, sono costretti a subire le emergenze ad orologeria causate dal duo Raggi-Zingaretti. A questo punto possiamo augurarci che quanto prima entrambi vengano commissariati affincheè gli abitanti del Lazio abbiano finalmente la certezza amministrativa che meritano.