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giovedì 2 aprile 2020

Roma e ambiente, 5 domande insidiose a... Dario Pulcini

Rifiuti e pulizia delle strade, mobilità ed inquinamento, aree verdi e decoro sono da sempre criticità della Capitale. A cui si sono aggiunti i grandi problemi mondiali e la presa di consapevolezza della necessità di una maggiore sostenibilità: stili di vita, consumi, produzioni, salute.  
Dario Pulcini - Assessore all'Ambiente
Municipio V di Roma Capitale

Ma cosa sta cambiando a Roma rispetto a queste sfide vecchie e nuove, a cui si è adesso aggiunta anche l'epidemia da Covid-19? Fin dal 1978 i Gruppi Ricerca Ecologica sono spina nel fianco delle amministrazioni sulle tematiche ambientali, e da oggi avviamo un nuovo confronto a viso aperto con chi questa città la amministra o intende farlo in futuro. 

Le prime 5 domande (provocatorie ma, a nostro avviso, stimolanti) le abbiamo rivolte a Dario Pulcini, dinamico Assessore all'Ambiente del Municipio V di Roma Capitale. Che ovviamente ringraziamo per la disponibilità.



D. - Il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha lanciato la sfida della campagna #ricicloincasa (a cui ha aderito anche la nostra associazione GRE LAZIO), provando a cogliere l'occasione del restare a casa per provare a cambiare atteggiamento verso i consumi e superare la logica dell'usa e getta. Ma i romani hanno notato che in questo periodo la città è particolarmente pulita e la raccolta dei rifiuti estremamente efficiente. Come è stato possibile questo cambio di rotta? E cosa ci attende sul versante rifiuti, una volta terminata l'emergenza?

#ricicloincasa, la campagna social lanciata
dal Ministro dell'Ambiente Sergio Costa
R. - Gli attuali provvedimenti governativi che obbligano a permanere il maggior tempo possibile in casa e la chiusura di molte attività commerciali hanno provocato una diminuzione della produzione dei rifiuti. La riflessione che deve scaturire da questo fatto, che ha come conseguenza una città più pulita, a mio parere deve essere che il problema dei rifiuti è un problema tutto umano (in natura non esistono) e che sono proprio gli esseri umani a doverlo risolvere, innanzitutto producendone il meno possibile. D'altronde nella legislazione europea e in quella italiana, che la recepisce, nel trattamento dei rifiuti il primo punto è prevenire, quindi ridurre la produzione. Poi vengono riuso, riciclo e recupero. Nel 1988 i romani producevano in media 388 kg di rifiuti pro capite annui, oggi quasi 600 kg. Oltre ai costi che implica raccogliere e smaltire tale enorme mole di rifiuti, ci sono costi ambientali e quindi sanitari che sono ben maggiori, soprattutto a medio e lungo termine. Ogni cittadino oggi può approfittare di questa situazione di emergenza per riflettere se vuole lasciare alle generazioni future un pianeta vivibile o invivibile: e questo dipende dalle scelte di consumo che si fanno. 

Ha senso comprare 30 grammi di prosciutto in una confezione di 40 grammi di plastica?  È così difficile mettere un cestino sul balcone o in giardino in cui conferire i rifiuti organici (che rappresentano il 30% del totale) e produrre del fertilizzante naturale? Bere l’acqua del rubinetto invece che acquistarla in bottiglia di plastica, avendo la fortuna di averla potabile, è un sacrificio così elevato? 

Produrre rifiuti non è un diritto, garantire un pianeta vivibile è un obbligo etico e morale. Scelte consapevoli negli acquisti, fatte con attenzione, impegnandosi a conoscere l’impatto ambientale che hanno e gli scarti che producono, sono essenziali per garantire un pianeta vivibile, per permettere alla vita di esistere nel migliore dei modi. Oggi ci sono tante filiere virtuose: dai mercati contadini bio ai gruppi d’acquisto solidale, dai produttori diretti ai mercati rionali, in cui è possibile acquistare riducendo i rifiuti prodotti, l’inquinamento determinato dai trasporti, acquistare prodotti più freschi, coltivati con metodi a basso impatto ambientale di imprese che rispettano i diritti dei lavoratori, mantenendo la la ricchezza nel territorio. L’esempio per capire quest’ultimo fattore è semplice: io produco mele e tu produci pere; io ho bisogno di 10 euro di pere e tu di 10 euro di mele; se io acquisto le tue pere e tu le mie mele tutti e due abbiamo il prodotto che desideriamo e 10 euro in tasca. Il sostegno all'economia locale non può che essere di beneficio per tutti. La prosperità di una comunità dipende dai comportamenti delle persone che la compongono.

Sanificazione stradale operata da AMA
D. ...ed anche le strade della Capitale sono state oggetto di una pulizia "particolare": quali prodotti sono stati spruzzati? In mancanza di evidenze che le superfici calpestabili siano implicate nella trasmissione del CoViD-19, come confermato da Ispra e Iss, non si rischia forse di far inutili danni alla biodiversità nonché agli animali d'affezione?

R. - Ad AMA abbiamo dato indicazioni per scegliere un prodotto per il lavaggio delle strade e la sanificazione dei cassonetti del tutto non nocivo per l’ambiente: la scelta difatti è ricaduta su Micropan, un composto enzimatico e batterico, che facilita la biodegradazione delle sostanze organiche, del tutto naturale, efficace e conforme alle normative.

D. - Non si può affermare con certezza che vi sia un legame tra corovanirus e climate change, ma potrebbe esserci un'interconnessione tra l'inquinamento e la diffusione della pandemia da Covid-19. A Roma la situazione nel quadrante est è da anni particolarmente critica, sia per i roghi tossici sia per le attività industriali: la crisi che stiamo vivendo sarà da stimolo verso scelte maggiormente sostenibili?

R. - L’iterconnessione tra la salute umana e quella dell’ambiente (di cui siamo parte integrante) è ormai accertata da tempo da tutta la comunità scientifica. Un recente report divulgato dal WWF denominato “Pandemie e distruzione degli ecosistemi” dimostra con dati scientifici che la correlazione tra la diffusione di alcune malattie infettive e l’impatto sull'ambiente delle attività umane è indubbio. I cosiddetti roghi tossici nel Municipio, grazie ai nostri numerosi interventi, sono nettamente diminuiti, sia grazie al maggior presidio da parte delle forze dell’ordine in luoghi strategici, sia rimuovendo tonnellate di rifiuti che abbiamo trovato sparsi per tutto il territorio, sia grazie ai nuovi strumenti di controllo, videocamere e fototrappole che abbiamo installato e stiamo installando. Il lavoro non è ancora concluso, ma posso dire che non ci sono più discariche abusive in aree pubbliche, ad esclusione dei rifiuti sotterrati al Parco di Centocelle, a seguito degli interventi di chiusura del 2010 dei due più grandi campi RSC d’Europa, il Casilino 700 e 900. Abbiamo provveduto alla rimozione di tutti i rifiuti in superficie nel 2018. Con ulteriori 500.000 euro fondi stanziati, grazie al lavoro congiunto con la Direzione Rifiuti del Dipartimento Tutela Ambientale, che ha sottoscritto un accordo con il Provveditorato alle Opere Pubbliche, provvederemo anche a togliere quelli interrati. Mi auguro comunque che, a distanza di 10 anni, la magistratura faccia presto luce sulle responsabilità dell’amministrazione e degli organi di governo dell’epoca al riguardo. Come è possibile che nessuno abbia visto nulla, mentre tonnellate di rifiuti venivano interrate? Come è possibile che chi ha visto non abbia denunciato? All'ultima Commissione capitolina congiunta Ambiente e Cultura sul Parco di Centocelle del 17 febbraio 2020 ho chiesto ai due politici presenti, Francesco Figliomeni di FDI, all'epoca consigliere municipale e oggi vice-presidente dell’assemblea capitolina, nonché a Alessandro Moriconi, ex assessore e consigliere municipale, cosa fecero al riguardo: nessuno dei due ha risposto. 

Per ciò che concerne invece le produzioni industriali ho chiesto alle autorità competenti i controlli per verificare il rispetto della normativa. Di certo c’è bisogno di un cambiamento di mentalità e culturale, sia nel consumo da parte dei cittadini (che deve divenire uso consapevole) sia da parte delle industrie e delle imprese: per questo ho elaborato il piano d’azione municipale sull'ambiente “Comincio io”, in cui ho inserito le azioni e i comportamenti virtuosi che possiamo adottare, ad ogni livello e per ogni settore della comunità, per la sostenibilità ambientale. Credo vada fatta una riflessione comunque sull'intero sistema economico dominante: la ricerca del profitto e la crescita infinita sono paradigmi di un modello i cui sostenitori considerano fonte di benessere, ma che sono stati smentiti oggettivamente dalla realtà dei fatti che viviamo. Oggi al centro delle scelte politiche a mio parere va messa la qualità della vita e non più la crescita economica. Non può più essere il PIL l’indicatore del benessere di una nazione, di una comunità. Abbiamo tutti gli strumenti tecnologici e scientifici per costruire una società prospera, solidale, equa. Serve una rinnovata volontà determinata da una mentalità nuova, fondata sui concetti di interdipendenza e sostenibilità ambientale, solidarietà e cooperazione. Il riduzionismo e il pensiero convergente dei secoli passati e ancora oggi dominante nella mentalità dei più, è superato, ha dimostrato ampiamente tutti i suoi limiti: oggi serve un approccio sistemico e un pensiero divergente per superare le sfide della nostra epoca ed evolvere come comunità umana. Perché il paradiso qui sulla terra può già esistere, si tratta solo di divenire consapevoli delle scelte corrette da prendere per realizzarlo.

D. - Da quando è iniziata l'emergenza, il Governo ha attuato misure restrittive in tutto il paese: i livelli di smog sembrano essersi attenuati ed anche a Roma è stata evidenziata una riduzione del biossido di azoto, un inquinante legato principalmente agli scarichi degli autoveicoli. Tuttavia, come anche l'Arpa Lazio ha confermato, i valori di Pm10, di Pm2,5 e di anidride solforica (legati più al riscaldamento domestico ed alle attività industriali) non sembrano aver subito riduzioni, ed anzi in alcuni giorni sono in aumento. Quale insegnamento trae, da Amministratore, rispetto al modello di Capitale che immaginate di dover (e poter) realizzare?

R. - Entro l’anno concluderemo i lavori della ciclabile su Via Prenestina, abbiamo aperto la stazione metro C di San Giovanni collegandola quindi alla Metro A. Abbiamo acquistato centinaia di nuovi autobus salvando una società, ATAC, che tutti davano per spacciata. Stiamo insomma investendo nella mobilità sostenibile, come da programma politico. Però i cittadini devono seguirci su questa strada, se vogliamo rapidamente ridurre gli inquinanti prodotti a Roma e migliorare quindi la qualità della vita nella città. Di recente ho chiesto ai cittadini di attenersi ai 20 gradi imposti dalla legge per i riscaldamenti negli uffici, nei negozi e nelle abitazioni, proprio constatando che la diminuzione del traffico veicolare ha ridotto l’inquinamento, ma ancora non a sufficienza. 

Ci sono poi anche le condizioni climatiche ovviamente che influiscono, ma la direzione deve essere verso un maggior efficientamento energetico degli edifici e quindi una riduzione dei consumi. Noi stiamo iniziando dall’efficientamento energetico delle scuole e degli edifici pubblici, con progetti a breve, medio e lungo termine proprio per tale ragione. In questi 3 anni abbiamo piantato centinaia di alberi su tutto il territorio, grazie anche ad associazioni e cittadini virtuosi e proseguiremo senza sosta, visto che in pochi decenni abbiamo ridotto il patrimonio arboreo planetario del 50%, passando da 6.000 miliardi di alberi a 3.000. Gli alberi e il verde non hanno una funzione meramente estetica, ma ecosistemica, assorbendo diversi inquinanti e purificando l’aria. 

Sto lavorando molto su questo nuovo concetto del verde urbano, con progetti anche innovativi, come “Il Sogno Trasformato” a Parco G. De Chirico, i cui lavori inizieranno a breve, il più grande progetto in Europa con fondi pubblici di riqualificazione del verde ispirato ai principi della permacultura. Continueremo poi con le iniziative culturali legate all'ambiente che abbiamo istituzionalizzato, giunte al quarto anno: la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, FESTAM, il festival sull'ambiente del Municipio V, il più grande festival sull'ecologia mai realizzato a Roma.

D. - Manca poco più di un anno alla fine della sindacatura di Virginia Raggi: a suo avviso, da un punto di vista ambientale quali sono i principali risultati raggiunti (sia a livello di Campidoglio che municipali) e quali i rammarichi per quanto non si è riuscito a fare?

R. - Abbiamo trovato una città in macerie: la frase che ripeto più spesso ai cittadini, ai miei collaboratori e colleghi è “ancora non abbiamo trovato una sola cosa fatta bene nel Municipio”. Perché questa è la realtà. Abbiamo utilizzato buona parte del nostro tempo a risolvere i danni creati nel passato, di una città che non sembra proprio essere stata governata o che comunque è stata governata da una politica che non ha messo al centro la qualità della vita dei cittadini, ma interessi personali o privati e azioni determinate dall'unico obiettivo di accaparrarsi voti. Noi non abbiamo agito così. Abbiamo sistemato il bilancio, approvato per tempo e in ordine, liberando così risorse importanti per gli interventi strutturali sul territorio. Il bilancio municipale, per fare un esempio concreto, è passato da 1 milione di euro di investimenti nel 2016, quindi prima del nostro arrivo, ai 10 milioni del 2020, con un aumento costante anno dopo anno. Solo per il settore ambientale siamo passati da zero euro ad oltre un milione di questo anno. I fondi per la manutenzione ordinaria del verde municipale, che è principalmente verde scolastico, sono passati dai 50.000 euro del 2016 al 620.000 euro di questo anno, con un aumento costante. Abbiamo potenziato l’ufficio del verde municipale, da due dipendenti a sei. Sto facendo effettuare le verifiche di stabilità di tutte le alberature, perché non erano mai state fatte prima, per garantire la sicurezza e la pubblica incolumità.
Parco Caduti di Marcinelle dopo la manutenzione
Non c’era programmazione, pianificazione e su questo ho lavorato. Ora abbiamo una programmazione accurata per il verde, sia per la manutenzione ordinaria che straordinaria. Su quest’ultima partiranno a breve i lavori della gara da 400.000 euro dei fondi 2019, su diverse aree del territorio stabilite con direttiva di giunta e già ho pianificato le aree per la straordinaria del 2020, da 600.000 euro su cui stiamo confrontandoci con la maggioranza. Abbiamo rifinanziato i lavori per il secondo stralcio del Parco di Centocelle, per un importo di 2.400.00 euro, stiamo progettando il polo espositivo mussale, perché possa diventare finalmente un parco archeologico a tutti gli effetti. Non abbiamo rinnovato le licenze alle attività di auto demolizione presenti, prive dei requisiti oggettivi e soggettivi, grazie all'ottimo lavoro svolto congiuntamente con la Direzione Rifiuti del Dipartimento Tutela Ambientale. Partiranno questo anno i lavori di restauro delle rilevanze archeologiche di Villa Gordiani, per un importo di 1.200.000 euro. Abbiamo già abbattuto immobili abusivi anche contenenti amianto nella villa e proseguiremo anche questo anno, per darle il lustro e la dignità che merita. 

La riqualificazione del verde, dei parchi, dei giardini, è un nostro obiettivo fondamentale. Abbiamo portato l’illuminazione al Parco Delle Energie e al Parco Biavati e stiamo lavorando per illuminarne altri, sempre con impianti a basso consumo. Partiranno a breve i lavori a Parco De Chirico del progetto “Il Sogno Trasformato”, partiremo con gli orti urbani in questo primo stralcio di lavori, per un importo di 250.000 euro stanziato nel 2019. Abbiamo già finanziato il secondo stralcio di lavori per altri 250.000 euro. Sul fronte rifiuti abbiamo pianificato l’avvio del nuovo modello di raccolta porta a porta tecnologico (primi in Europa tra le capitali) su diverse zone e quartieri, ci auguriamo di poter iniziare questo anno, essendo slittato rispetto alla programmazione che avevamo stabilito. Abbiamo attivato il nuovo modello di raccolta porta a porta per le utenze non domestiche, passando da 1.000 servite a 6.000. Abbiamo inserito anche le strade private aperte al pubblico transito nelle vie in cui devono essere eseguiti i servizi di pulizia da parte di AMA, inspiegabilmente escluse nel contratto 2016-18 che abbiamo ereditato. Consideriamo che il 40% delle strade del Municipio V sono strade private aperte al pubblico transito che non ricevevano alcun servizio di pulizia. 

Abbiamo acquisito al patrimonio comunale Parco Prampolini e Parco Casale Rosso, aumentando il verde pubblico: era da oltre dieci anni che i cittadini attendevano l’acquisizione. Abbiamo recuperato l’area verde di Via Anagni, in cui volevano fare l’ennesimo parcheggio interrato, ma erano 13 anni che, con la ditta fallita, non si era fatto nulla. Stiamo realizzando una nuova area verde. Sono intervenuto con l’Ufficio Aree Ludiche del Dipartimento Ambiente per riqualificare, mettere in sicurezza e programmare interventi per tutte le 35 aree ludiche presenti, che erano in condizioni indecorose. Ne stiamo per creare 8 nuove, ne abbiamo già realizzata una nuova con anche il campo sportivo, in collaborazione con il CONI, a Tor Tre Teste. Abbiamo messo a dimora centinaia di alberi e di nuove essenze, nei parchi, nei giardini, nelle aiuole, nelle scuole, anche in collaborazione con cittadini e associazioni. Abbiamo sistemato la maggior parte delle panchine dei parchi e delle strade, centinaia, insieme ai cittadini, agli attivisti del M5S e al Servizio Giardini: abbiamo lavorato anche personalmente insieme ad alcuni consiglieri, Monia Maria Medaglia Vice-presidente della Commissione Cultura, Scuola e Sport, Alessandro Stirpe Presidente della Commissione Cultura, Scuola e Sport, per sistemare le panchine. E proseguiremo anche questo anno, per finire di sistemarle tutte. Abbiamo acquistato 270 nuove panchine in cemento che metteremo nelle aree verdi e sui marciapiedi a breve, 46 bici elettriche che stiamo dando in gestione ad enti del no profit, con regolare bando, per promuovere il territorio attraverso tour culturali, naturalistici, archeologici, enogastronomici tramite la mobilità sostenibile. Abbiamo acquistato come Municipio 170 stalli per le bici nuovi che posizioneremo a breve, oltre a quelli che abbiamo già installato con il Dipartimento. Stiamo per installare i primi apiari pubblici d’Italia a Parco De Chirico, grazie ad un lavoro complesso che abbiamo portato avanti con la Commissione Cultura e con la Commissione Ambiente municipali. E non ci fermeremo solo a quel parco. Grazie al lavoro congiunto con il Presidente Alessandro Stirpe e la vice Monia Maria Medaglia della Commissione Cultura e l’Assessore alle Politiche Culturali Maria Teresa Brunetti abbiamo istituzionalizzato la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile (SEMS), la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, con decine di iniziative e laboratori in tutto il territorio, coinvolgendo imprese, associazioni, scuole e cittadini, questo anno entrambe alla quarta edizione. Abbiamo realizzato il primo festival sull'ambiente del Municipio, FESTAM, il più grande festival sull'ambiente mai realizzato a Roma, con film, presentazioni di libri, concerti, piantumazioni partecipate, progetti di riuso e riciclo, laboratori e molto altro. Questo anno sarà alla sua quarta edizione. Con la Vice Presidente della Commissione Scuola Monia Maria Medaglia abbiamo effettuato sopralluoghi in tutte le 46 scuole comunali, nidi e infanzia, per rilevare le criticità e gli interventi necessari, sia per le aree esterne e a verde, che per gli interni. Grazie a questo lavoro stiamo per installare nuovi giochi nelle scuole che abbiamo già acquistato, con l’utilizzo di colata in gomma anti-trauma, molto più facile da mantenere e che garantisce maggior sicurezza e durata rispetto ad altre soluzioni. Abbiamo già acquistato e installeremo diversi nuovi gazebo nelle scuole e abbiamo già piantato diversi nuovi alberi da frutto, per far sì che le aree esterne diventino sicure e idonee ad attività ecopedagogiche, in collaborazione con le POSES e le educatrici. Sempre nelle scuole stiamo per riqualificare diverse aree verdi con 200.000 euro di fondi per la manutenzione straordinaria 2020, insieme al Centro di Educazione Ambientale del Municipio, inserendo anche nella progettazione anche i giovani del Servizio Civile. Stiamo per realizzare il primo Centro di Cultura e Educazione Ecologica e Ambientale di Roma (CREA), dentro Villa Gordiani, recuperando degli immobili abusivi con coperture in amianto, che stiamo per rimuovere a breve.

Nessun rammarico quindi, il nostro lavoro di 4 anni è stato nettamente superiore sia nella quantità che nella qualità a quello di tutti i nostri predecessori degli ultimi 30 anni messi insieme. E tutto con gare regolari, senza affidamenti diretti o somme urgenze, lavorando anche personalmente con spirito di servizio nei confronti della cittadinanza. Roma e il nostro Municipio stanno inesorabilmente arrivando ad una normalità che non c’era prima. C’è ancora da fare, ma quello che ci hanno chiesto i cittadini, ossia la manutenzione ordinaria e dove necessario straordinaria, la stiamo portando avanti, per ciò che concerne gli spazi verdi e per il settore ambientale, su tutto il territorio, dialogando costantemente con la comunità, con costanza e perseveranza.