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domenica 10 maggio 2020

Orti urbani: appello alla Sindaca Raggi per la trasparenza e la partecipazione

Horto Urbis - Parco Appia Antica
La proposta “Coltiviamo la città, un orto per quartiere”, presentata da Zappata Romana e sostenuta attivamente anche dai GRE Lazio, è risultato il secondo progetto più votato a Roma nel Bilancio Partecipativo 2019 del Comune di Roma da attuarsi nel 2020, con un budget di 550 mila euro.

Si prospetta che il progetto sia attuato, senza partecipazione dei cittadini e delle realtà territoriali, come mera opera pubblica. 

Zappata Romana auspica invece che vi sia da più parti il sostegno perché il progetto si attui attraverso la partecipazione, trasparenza, valorizzazione delle realtà territoriali, patti di collaborazione tra cittadini e amministrazione, concezione degli orti come centralità locali, non solo come luoghi di autoproduzione. Ma anche che il progetto sia inserito in una visione di più ampio respiro per la città.

Condividendo pienamente, i GRE LAZIO hanno aderito al seguente appello, ed invitano chiunque lo condividesse a fare altrettanto mandando una email, come singola persona o come associazione, a zappataromana@gmail.com 




APPELLO

Gentile Sindaca,

il progetto “Coltiviamo la città, un orto per quartiere” presentato da Zappata Romana, che prevede di realizzare almeno cento orti nella città di Roma, è il secondo progetto più votato a Roma nel Bilancio Partecipativo 2019 da attuarsi nel 2020 con un budget di 550 mila euro.

Auspichiamo che il progetto “Coltiviamo la città, un orto per quartiere” rimanga coerente con alcuni punti qualificanti la proposta:
  • Prevedere sia la realizzazione di orti urbani nei quartieri coinvolgendo le comunità locali, sia la realizzazione di orti scolastici da destinare alle scuole romane coinvolgendo le comunità scolastiche.
  • Garantire la trasparenza nell'assegnazione di risorse a cittadini, associazioni, scuole e comitati di quartiere procedendo attraverso  procedure di evidenza pubblica (bandi) con un’adeguata diffusione e regole uguali per tutti.
  • Valorizzare il ruolo dei Municipi per l’individuazione delle aree e delle Comunità interessate attraverso incontri a livello locale e prevedendo processi partecipativi sia in fase di costruzione dei bandi per assegnare le risorse, sia nelle successive fasi di realizzazione degli orti.
  • Sperimentare processi di collaborazione tra cittadini, associazioni e comitati con le istituzioni arrivando alla stipula di veri e propri patti collaborativi.
  • Dare alle proposte che presentino s oltre alla dimensione di autoproduzione alimentare, anche una concezione degli orti intesi come: centralità di quartiere che mitighino l’ingiustizia spaziale e sociale; spazi pubblici aperti con valenza ecologica ed estetica; luoghi di relazione sociale e di produzione culturale,  di innovazione sociale e di educazione ambientale.
  • Inserire  gli orti urbani all'interno di una visione strategica, condivisa con cittadini e associazioni, per la città di Roma all'altezza delle grandi sfide della nostra epoca (food policy, salvaguardia della biodiversità, resilienza urbana, contrasto e adattamento al cambiamento climatico), facendo degli orti urbani uno degli strumenti delle politiche pubbliche finalizzate a realizzare questa visione.
In definitiva speriamo che quest’occasione non vada persa per la città di Roma e possa essere un tassello positivo per la città.