La Strategia Forestale Nazionale per il settore forestale e le sue filiere (SFN), prevista all'articolo 6, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2018 n.34, è la visione di futuro e di sviluppo elaborata dal Mipaaf e che si propone di essere incentrata sulla gestione forestale sostenibile quale valore condiviso e imprescindibile per affrontare le sfide globali del nostro paese e garantire la conservazione, valorizzazione e gestione sostenibile del patrimonio forestale nazionale e lo sviluppo socioeconomico delle Aree interne e montane, del settore e delle sue filiere produttive, ambientali e socio-culturali.
La proposta di SFN, prima di intraprendere il processo istituzionale di approvazione previsto all'articolo 6 comma 1 del decreto legislativo 3 aprile 2018 n.34, viene presentata a consultazione pubblica on line per 40 giorni.
Il documento sottoposto a questo primo processo di consultazione, è stato elaborato da un gruppo di lavoro interistituzionale e interdisciplinare nominato dal Mipaaf e coordinato dalla Direzione generale dell'economia montana e delle foreste, composto da rappresentanti delle amministrazioni nazionali e regionali competenti, della società civile, del mondo della ricerca e della conoscenza.
In tale prospettiva, lunedì prossimo, grazie ad un'iniziativa del WWF Italia, la Dott.sa Alessandra Stefani, Direttore Generale Foreste del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, illustrerà tramite videocall alle associazioni ambientaliste (tra cui anche i Gruppi Ricerca Ecologica) il testo, ora sottoposto ad osservazioni, e quindi a fornire eventuali chiarimenti.
Parallelamente, in vista del lancio dell'annunciata consultazione pubblica europea su di una decisa azione legislativa per limitare la deforestazione, generata dai consumi dei cittadini dell’UE, che dovrebbe concretizzarsi il prossimo anno, a livello europeo si va organizzando un’alleanza tra forze accomunate dallo stesso interesse per un'intensa partecipazione dei cittadini. Tale mobilitazione, a cui partecipano anche i GRE, si va sviluppando anche a livello di organizzazioni dei paesi membri dell’UE.