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I GRE sono Ente Gestore di aree naturali di elevatissimo pregio: la Riserva naturale integrale "Grotta dei Puntali" a Carini (PA), e la Riserva naturale orientata "Grotta Molara" a Palermo, due tra le emergenze naturalistiche più interessanti della Sicilia occidentale che racchiudono in sé testimonianze paleontologiche, paletnologiche ed archeologiche, oltre a numerose peculiarità faunistiche (invertebrati cavernicoli e chirotteri) altrove raramente riscontrabili.

Un patrimonio di grande valenza naturalistico-scientifica e culturale indubbiamente da salvaguardare, ma anche da valorizzare, divulgare e rendere fruibile.



Il deposito fossilifero ipogeo della Grotta dei Puntali rappresenta uno dei giacimenti più noti fra quelli a grandi mammiferi del Pleistocene superiore siciliano: ha infatti restituito una grande quantità di reperti fra cui abbondano i resti delle ossa appartenenti alla specie Elephas mnaidriensis, una delle forme nane di elefante pleistocenico.
La fauna cavernicola è caratterizzata dalla presenza di vari tipi di ragni e soprattutto da Chirotteri (ben sei specie) conviventi.
All'esterno mammiferi, uccelli e rettili tipici del contesto ambientale in cui si trova la cavità.



La Riserva è suddivisa in una zona A (area di riserva integrale) e una Zona B (area di protezione della riserva o pre-riserva).
La Grotta è preceduta da un vasto antro modellato dall'’erosione marina: i suoi ampi interni (oltre 500 mq) sono ricchi di concrezioni (grandi colonne sia di stalattiti che di stalagmiti), che purtroppo recano i segni dei gravi danni subiti dalle esplosioni di cava fino a qualche tempo addietro frequenti nella zona.
Negli anni 1968 e 1975 vi sono stati condotti scavi archeologici che hanno interessato solo una piccola porzione del cospicuo deposito, fino alla profondità di circa 6 metri.


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