(PRIMAPRESS) ROMA - I Gruppi di Ricerca Ecologica nel Lazio hanno individuato il proprio responsabile per le Agromafie: si tratta di Marco Tiberti, un nome sicuramente non nuovo nella storia dell’ambientalismo laziale e della tutela dei diritti dei consumatori. Marco Tiberti, originario di Roma, risiede a Cittaducale in provincia di Rieti, è impegnato da oltre 25 anni anni a difesa dei consumatori e dell'ambiente con particolare attenzione agli ecosistemi ripariali, alle risorse idriche, alla tutela delle aree protette, alla promozione dell'alimentazione made in Italy libera da pesticidi e al 100% OGM free.
Tiberti, che si è anche espresso contro l'incenerimento e per la riduzione dei rifiuti, ha accettato l’impegnativo incarico di rappresentare contro le Agromafie la storica associazione GRE, riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente.
Secondo Tiberti: “l’unica via è puntare sulla qualità agroalimentare, sulla riscoperta delle tipicità, sulle filiere corte o dirette, sulla riconversione biologica dell’agricoltura da parte delle Regioni e sulla valorizzazione di quelle esperienze di agroalimentare legale e rispettoso della Sovranità Alimentare oggi perennemente messa in pericolo da trattati oligarchici internazionali quali il TTIP, tanto dalle multinazionali come Monsanto che tentano di contaminarla con OGM, pesticidi e disseccanti, quanto dalla criminalità organizzata che ha intravisto proprio nell’agroalimentare sia un canale per riciclare i propri denari illeciti sia di vero e proprio business”.
A volere fortemente la nomina di Tiberti, il commissario regionale dei GRE, Carlo De Falco: “quello delle agromafie è uno dei settori dei business illegale che sta facendo registrare uno dei più rapidi trend di crescita a livello regionale, stimato in oltre 15 miliardi di euro – ha affermato Carlo De Falco – che penalizza fortemente in primis le decine di migliaia di aziende che puntano sulla legalità e la qualità”.
Marco Tiberti è anche responsabile provinciale reatino di European Consumers, la confederazione di associazioni di difesa dei diritti del consumatore, ma soprattutto responsabile regionale dei Dipartimenti Acque ed Alimentazione: “oltre alle 58mila imprese del comparto, ad essere danneggiati soprattutto i consumatori, di cui le agromafie, con le proprie truffe, mettono a rischio finanche la salute”.
“Spero – ha concluso De Falco – che con Marco Tiberti si possa ulteriormente rafforzare il legame naturale tra ambientalismo e tutela dei consumatori, e che questo legame possa essere il primo passo di una collaborazione sistematica tra i Gruppi di Ricerca Ecologica ed European Consumers”. (PRIMAPRESS)
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domenica 22 marzo 2015
mercoledì 18 marzo 2015
Regione Lazio: pubblicato l'atlante sullo stato di salute della popolazione
E' finalmente disponibile on-line l'atlante sullo stato di salute della popolazione del Lazio, realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale, .
Vengono presentate informazioni sulla mortalità e sull'ospedalizzazione, analizzate a livello dei 55 distretti sanitari della Regione Lazio nel triennio 2010-2012.
Dall'esame dei dati aggregati, emerge anche un inquietante geolocalizzazione degli stessi: la mortalità maschile per tumori maligni, ad esempio, è preponderante in maniera lampante nelle aree maggiormente sottoposte a stress ambientale, come la parte orientale della provincia di Roma (municipio VIII), l'area di Civitavecchia, il distretto sanitario di Olevano Romano, la zona di Ardea e Pomezia, ma soprattutto i Monti Lepini ed Alta Valle del Sacco, a cui tocca il non invidiabile primato regionale.
L'incidenza sulla popolazione femminile è invece elevata nel Municipio IX, nel braccianese e nella zona di Fiano Romano.
Se si osserva invece il solo dato relativo alle leucemie, per la popolazione maschile appare subito impressionante il dato nella tuscia viterbese (d.s. VT4) mentre per la popolazione femminile le zone di Formello, Municipio VI e Ladispoli.
L'intero lavoro è liberamente consultabile cliccando qua.
martedì 17 marzo 2015
Mercati contadini: continua l'impegno della Regione
Va avanti l’impegno della Regione per sostenere e promuovere in tutto il Lazio la nascita e la crescita dei mercati contadini e lo sviluppo della filiera corta, cioè di attività in cui chiunque può acquistare, direttamente in azienda o in fattoria (quindi con pochi o nessun passaggio commerciale), a prezzi convenienti prodotti stagionali, freschi e provenienti dal territorio, con un’attenzione particolare per le tipicità locali.
Per trovare il mercato contadino più vicino a te clicca su questo link che ti porterà alle pagine della Regione Lazio: potrai conoscere le notizie sulle produzione di stagione e anche tutti gli appuntamenti e le tante iniziative che vengono promosse nei diversi mercati.
E' anche possibile partecipare o dare vita a un mercato contadino: può essere un'impresa semplice e molto remunerativa sia per un'azienda giovane che per una affermata. Sul sito puoi trovare tutte le informazioni e i criteri di selezione per partecipare.
lunedì 16 marzo 2015
OGM: la Commissione dà il via libera al 1507
Il provvedimento approvato la settimana scorsa (l'11 marzo, per la precisione) dalla Commissione Europea, il cui vicepresidente è la responsabile della politica estera europea Federica Mogherini, è un duro colpo ai suoi popoli: sebbene molti stati membri (tra cui Francia ed Italia) siano contrari agli OGM, dopo il discusso MON810 della Monsanto (coltivato da dieci anni e arrivato nel 2014 a 143.016 ettari principalmente in Spagna, e poi Portogallo, Romania, Slovacchia e Repubblica Ceca), è giunta l'autorizzazione a coltivare il 1507 prodotto dalla DuPont e dalla Dow Chemical.
Cogliendo l'occasione di questo "successo", il lussemburghese presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha addirittura auspicato una nuova riforma che porti sostanzialmente a nuove autorizzazioni a prodotti OGM destinati al consumo animale, e quindi di fatti introdotti comunque nella catena alimentare.
Né un argine potrà essere rappresentato dalla nuova normativa 2015/412 che modifica la direttiva 2001/18/CE, in particolare sulla possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare gli OGM sul proprio territorio: tali provvedimenti più restrittivi non potranno in alcun modo essere giustificati da motivi ambientali, ed inoltre la stessa normativa concede ai produttori la possibilità di trattare direttamente con i singoli Governi.
I Gruppi di Ricerca Ecologica del Lazio vigileranno affinché il Parlamento tuteli adeguatamente sia le produzioni nazionali che i consumatori.
Cogliendo l'occasione di questo "successo", il lussemburghese presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha addirittura auspicato una nuova riforma che porti sostanzialmente a nuove autorizzazioni a prodotti OGM destinati al consumo animale, e quindi di fatti introdotti comunque nella catena alimentare.
Né un argine potrà essere rappresentato dalla nuova normativa 2015/412 che modifica la direttiva 2001/18/CE, in particolare sulla possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare gli OGM sul proprio territorio: tali provvedimenti più restrittivi non potranno in alcun modo essere giustificati da motivi ambientali, ed inoltre la stessa normativa concede ai produttori la possibilità di trattare direttamente con i singoli Governi.
I Gruppi di Ricerca Ecologica del Lazio vigileranno affinché il Parlamento tuteli adeguatamente sia le produzioni nazionali che i consumatori.
I (primi) 9 conflitti ambientali nel Lazio
Il CDCA ha reso pubblica la propria piattaforma web geo referenziata dei conflitti ambientali, costruita assieme a dipartimenti universitari, ricercatori, giornalisti, attivisti e comitati territoriali.
Sono 9 le emergenze ambientali laziali e delle esperienze di cittadinanza attiva in difesa del territorio e del diritto alla salute, un primo elenco che ad avviso dei GRE Lazio è ancora molto contenuto rispetto alla realtà e alla storia del nostro territorio (e che pertanto proveremo ad incrementare attraverso la procedura di mappatura partecipata):
Sono 9 le emergenze ambientali laziali e delle esperienze di cittadinanza attiva in difesa del territorio e del diritto alla salute, un primo elenco che ad avviso dei GRE Lazio è ancora molto contenuto rispetto alla realtà e alla storia del nostro territorio (e che pertanto proveremo ad incrementare attraverso la procedura di mappatura partecipata):
- Acqua contaminata da arsenico in Provincia di Viterbo
- Centrale elettronucleare “Alto Lazio” di Montalto di Castro
- Contaminazione da Amianto a Ferentino
- Conversione della centrale termoelettrica di Torrevaldaliga Nord di Civitavecchia
- Discarica di rifiuti solidi urbani di Cupinoro
- Inceneritori di Colleferro
- Inquinamento elettromagnetico dell’emittente Radio Vaticana
- Riappropriazione cittadina del lago ex Snia
- Tratto Roma-Latina Autostrada A12