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giovedì 19 maggio 2016

Tutta la verità su xylella fastidiosa e olivo

Il più importante ed esaustivo documento scientifico legale sulla xylella mai realizzato prima, liberamente scaricabile e per un mese anche su research.gate e academia.edu per public review.
I Gruppi Ricerca Ecologica ringraziano tutti gli artefici di questo prezioso lavoro a difesa della Sovranità Alimentare!

Clicca e scarica il report

domenica 15 maggio 2016

Striscia la Notizia alla discarica di Magliano Romano

Charlie Gnocchi alias Mr. Neuro, alla presenza del Presidente del Comitato No Discarica di Magliano, Alessio De Guttry, e del Dirigente regionale dei GRE Lazio, Tullio Carbonetti, ha portato alla ribalta del grande pubblico di Canale 5 i timori della popolazione maglianese e dei produttori agricoli locali.

Il risultato è importante, pur non potendo non evidenziare che la trasmissione di Antonio Ricci ha clamorosamente ed inspiegabilmente ritenuto di non fornire la notizia della recentissima vittoria piena al Tar del Lazio contro l'ampliamento della discarica, preferendo dare spazio alla Dirigente del Ciclo Integrato dei Rifiuti ed al Capo ufficio stampa della Regione Lazio che si sono limitati a rassicurare i cittadini (che invece sono stati tranquillizzati esclusivamente dal Tribunale Amministrativo Regionale).

Clicca e guarda il video di Striscia la Notizia andato in onda il 14/5/16


sabato 14 maggio 2016

conoscete gli effetti sull'ambiente del piano Silletti per la xylella?

La mappa delle eradicazioni rielaborata
dalla testa online Lo Strillo News
Mancano poche ore alla pubblicazione del primo lavoro scientifico che esamina gli effetti sull'ambiente del piano Silletti per la xylella, a cura - tra gli altri - dei Gruppi Ricerca Ecologica del Lazio.

Anche dopo il pronunciamento favorevole alle eradicazioni di centinaia di migliaia di ulivi da parte dell'Avvocato generale della Corte europea di Giustizia, continua la battaglia contro il tentativo di sconvolgimento del paesaggio e del patrimonio olivicolo (vero e proprio atto di guerra mosso contro la nostra Sovranità Alimentare), che non è ancora finita ma anzi crediamo appena iniziata.

Prendiamo atto che ancora oggi si tentenna sul come agire e cosa sia necessario fare e cosa invece sia dannoso. 

Non c'è stato un coraggioso atto politico di netta affermazione del ripristino della biodiversità di tutto il territorio compromesso in sessant'anni di screditato sfruttamento con l'agrochimica; non un incentivo alla necessaria conversione biologica con tutti i benefici per la salubrità del cibo e per la salute pubblica e dell’ambiente.

Coloro che per primi si sono opposti al piano politico di sradicamento e avvelenamento obbligatorio sono state le aziende biologiche rappresentanti del Comitato SOS Salviamo Ora gli ulivi del Salento: sostenerle e non abbandonarle significa volere con forza una rivoluzione culturale, un tassello necessario per la salvezza del pianeta e dei suoi abitanti. 

Per questo invitiamo tutti a visitare il seguente link:
Grazie!

venerdì 6 maggio 2016

DISCARICA DI MAGLIANO ROMANO, VITTORIA PIENA AL TAR DEL LAZIO!

Accolto il ricorso che 91 cittadini residenti nella zona, il Comitato No Discarica Magliano Romano ed i Gruppi Ricerca Ecologica Lazio, con l’ausilio degli Avvocati Vittorina Teofilatto, Daniela Terracciano e Alessandro Di Matteo, nonché l'Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Ettore Turchi e dal vicesindaco Adolfo Costanzi, hanno proposto al Tar Lazio avverso la determinazione della regione Lazio del 22/07/2015 n.G9137 con la quale la Idea 4 srl era stata autorizzata a conferire ulteriori rifiuti nella discarica di inerti di Magliano Romano. 
 E’ una vittoria particolarmente importante in quanto il Tar non solo riconosce il ruolo che, negli anni, ha svolto il Comitato di Magliano, ma anche perché l’azione proposta è servita ad evitare che l’ennesima autorizzazione concessa alla Idea 4 dalla Regione Lazio recasse danni concreti e "non meramente ipotetici" per l’ambiente. 

Infatti la Regione aveva già assentito 92 codici di rifiuti, nonché 2 codici CER tramite silenzio assenso e, con il provvedimento impugnato, aveva permesso il conferimento di ulteriori 21 codici CER. Sulla natura effettivamente inerte di questi ultimi, sulle modalità di controllo, sulle possibilità di rimediare ad eventuali danni ambientali, il Tar non solo ha condiviso i numerosi dubbi del Comitato e dei G.R.E. Lazio ma ha anche stigmatizzando l’operato della Regione Lazio che si è limitata solo a “prendere atto” di rappresentazioni pur sempre fatte da una parte privata, ossia dalla Idea 4, senza alcuna verifica e istruttoria permettendo di fatto che l”ampliamento dei rifiuti si traducesse “in un generatore di rischi ambientali”.  

Tanto è stata macroscopica l’illegittimità rilevata, che il Collegio dopo aver definito come “vistoso” il vizio di legittimità del provvedimento impugnato, si è sentita in dovere di richiamare la Regione, semmai ce ne fosse stato realmente bisogno, ad applicare l’evidente principio di buon senso che “se la discarica è stata assentita secondo il procedimento proprio stabilito per discariche di inerti, occorre che i rifiuti che vi si adducono siano sicuramente inerti. Se questa certezza non sussiste il rifiuto dubbio non deve allora pervenire alla discarica”.

Prosegue il Collegio sottolineando che “qualora poi, per effetto di una rinnovata e più approfondita ed aggiornata istruttoria, la Regione dovesse avvedersi di un eventuale intento di parte orientato a far modificare in modo sostanziale l’assenso alla discarica di cui già dispone (da discarica per inerti a discarica di rifiuti di natura diversa), la stessa avrà altresì modo di valutare se ed in quale misura le circostanze di fatto ed ambientali siano in grado di prendere in considerazione un tale più ampio intento di Idea4, alla luce peraltro degli interessi altresì coinvolti delle altre parti privati e di quelli di più generale e pubblica natura.” 

Pertanto, in considerazione della sonora bocciatura del provvedimento impugnato, il Comitato No Discarica Magliano Romano e i Gruppi Ricerca Ecologica Lazio sperano che la sentenza del Tar Lazio sia di monito per la Pubblica Amministrazione, e in particolare per la Regione Lazio, dissuadendola almeno per il futuro dal concedere con troppa superficialità altre analoghe autorizzazioni di modifica  ed ampliamento di discariche senza prima aver effettuato tutti gli atti e le verifiche di competenza al fine di tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini.