L’ordinanza di Tronca è stato il provvedimento più ignobile che si sia mai visto a Roma, peggio dei provvedimenti dei peggiori sindaci di questi ultimi anni, il potere dato ai privati ed ai condomini di irrorare zanzaricidi senza alcun controllo ha pesantemente compromesso l’ecosistema di Roma, con pesanti ripercussioni anche sul già precario stato di salute del Tevere e dell’Aniene, nonché contribuito all'inquinamento della costa laziale. Per tutta la primavera e l’estate, fino addirittura all'inizio delle scuole, a Roma è stato consumato l’ennesimo business sulla pelle dei cittadini e per giunta assolutamente inutile rispetto agli obiettivi target ma che ha falcidiato la biodiversità e sterminato le popolazioni di insetti non nocivi, come le api, di uccelli come le rondini e sovente anche nuociuto alla salute di animali domestici.
L’attuale amministrazione, anziché voltare celermente pagina e sebbene sollecitata da mesi ad adottare un provvedimento di rottura rispetto al passato e di reale tutela della salute pubblica e dell’ambiente, sta cincischiando.
Sappiamo bene che i poteri forti, i grossi interessi criminali della lobby dei pesticidi sono in moto per garantire un altro anno di irrorazioni, ma ci aspettiamo un drastico cambio di rotta per far si che Roma Capitale, che già è il principale consumatore europeo di prodotti biologici grazie agli oltre 200.000 pasti biologici serviti ogni giorno nelle sue scuole, diventi pure l’area amministrativa biologica più vasta d’Europa, avviando proprio da questo il riscatto di un territorio martoriato.
Sebbene la logica delle ordinanze in materia di zanzaricidi va superata perché fondate
sul terrorismo psicologico di false-epidemie di malattie subtropicali come da Dengue o la
chikungunya, sostanzialmente sconosciute in Italia da un punto di vista epidemiologico, il settore non può essere deregolamentato come sta succedendo a Roma: il 23 ottobre 2015 Gruppi Ricerca Ecologica Lazio ed European Consumers hanno depositato un esposto alla Procura della Repubblica (lo trovate nell'area Download ed è liberamente scaricabile) per accertare, tra l’altro, la responsabilità degli enti ai quali spetta il compito di vigilare sulla diffusione dei pesticidi e dei prodotti dannosi per l’ambiente, invitando tutti i primi cittadini dei Comuni del Lazio, e quindi anche Roma, ad assumere ogni misura e cautela volte ad eliminare l'inquinamento e le emissioni prodotte e i rischi per la salute della popolazione.
Tale provvedimento è stato notificato anche alla Sindaca Raggi subito dopo la sua elezione in quanto è al Primo cittadino che, nella veste di autorità sanitaria locale, in ossequio all'art. 32 della Costituzione ed al principio di precauzione sancito dal diritto comunitario e dall'art. 3-ter del D. L.vo n. 152/2006, compete fronteggiare adeguatamente e tempestivamente la minaccia di danni gravi ed irreversibili per i cittadini e per l’ambiente, attraverso gli strumenti normativi ritenuti più idonei.
Se non si corre ai ripari in tempi strettissimi, mettendo anche i privati e le imprese in condizione di predisporre tempestivamente interventi eco-compatibili le irrorazioni saranno di nuovo a tappeto, anche in prossimità delle scuole e dei parchi, nonostante sia oramai dimostrata l’associazione tra insetticidi ed autismo, dopo che da anni ISPRA, ISDE, CNR, AIRC e la letteratura scientifica internazionale hanno acclarato i collegamenti con Alzheimer, Parkinson, diabete, malattie cardiocircolatorie, respiratorie, sclerosi laterale amiotrofica, patologie renali, disordini riproduttivi e cancro.
Con la lotta biologica tutte queste misure non sono richieste, ed anzi si è certi di colpire esclusivamente le zanzare senza rischiare tossicità per gli animali d’affezione, sterminare insetti impollinatori come le api o preziosi antagonisti come i pipistrelli.