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lunedì 25 febbraio 2019

Il Fosso della Cecchignola diventa Monumento Naturale

Perimetro del Monumento Naturale
Dal possibile saccheggio edilizio ad area protetta: sembra essere questo il felice destino che la Regione Lazio ha voluto riservare alla Valle della Cecchignola, aderendo alla richiesta presentata il 6 ottobre 2017 dal Coordinamento Agro Romano Bene Comune ed a cui a gennaio 2018 aveva aderito il Municipio IX EUR.

Si tratta di un'area di estensione pari a circa 99,10 ha, costituita dal tipico paesaggio dell‟Agro romano, con elementi di interesse paesaggistico, culturale e naturalistico che adesso, per Decreto del Presidente Nicola Zingaretti del 23 gennaio 2019, è diventata Monumento Naturale con il nome "Fosso della Cecchignola". 

L'area ha la funzione di potenziale corridoio ecologico svolta dal Fosso della Cecchignola tra aree sottoposte a tutela afferente al sistema di Roma Natura (Laurentino - Acqua Acetosa) e il Parco dell'Appia Antica, ed elementi favorevoli sono state le valenze vegetazionali (tra le quali: l'olmo campestre Ulmus minor, il pioppo nero Populus nigra, e l'acero Acer campestre e, in alcuni tratti, dalla presenza di esemplari di farnia Quercus robur e di leccio Quercus ilex di notevoli dimensioni) e faunistiche presenti. la notevole valenza paesaggistica e il patrimonio storico-monumentale ed archeologico in essa presente.

Oltre a garantire che, nella gestione delle superfici forestali, ai fini della loro conservazione, sviluppo e stabilità ecologica, vengano rispettati criteri di eco-sostenibilità e di selvicoltura naturalistica, all'interno del Monumento Naturale “Fosso della Cecchignola” saranno vietate le seguenti attività: 
Vista satellitare dell'area tramite Google Maps
  • l'esercizio dell'attività venatoria in tutte le sue forme, nonché la cattura, il danneggiamento e il disturbo delle specie animali;
  • l'introduzione, da parte di privati, di armi, esplosivi e qualsiasi mezzo distruttivo o di cattura, se non autorizzati dall'Ente di Gestione;
  • la raccolta e il danneggiamento della flora spontanea, ad eccezione di quanto eseguito ai fini di ricerca e di studio effettuati nel rispetto della vigente normativa; è fatta salva la raccolta di funghi ed altri prodotti del bosco, purché effettuata nel rispetto della normativa vigente;
  • l'introduzione in ambiente naturale di specie alloctone che possano alterare l'equilibrio naturale, fatta eccezione per lo svolgimento delle attività agricole tradizionali di cui all'elenco regionale dei prodotti agroalimentari tradizionali previsto dal Decreto del Ministro delle Politiche agricole e forestali 8 agosto 1999, n. 350;
  • la raccolta e il danneggiamento di reperti storico-archeologici e di interesse geopaleontologico;
  • l'apertura di nuove strade o piste carrabili e il transito di veicoli a motore fuori dalle strade statali, provinciali, comunali e da ogni altra rete stradale esistente, ad esclusione dei mezzi di servizio, di soccorso e per le attività autorizzate dall'Ente di Gestione;
  • la realizzazione di opere e di interventi che comportino modificazione permanente del regime delle acque, fatte salve le necessità riconducibili alla funzionalità idraulica della vasca di espansione;
  • le attività e le opere che possano compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati e in particolare la flora e la fauna protette e i rispettivi habitat;
  • l'apertura o l'ampliamento di cave e discariche.
La gestione del Monumento Naturale è stata affidata all'Ente Regionale Roma Natura, che dovrà adottare lo specifico Regolamento e provvedere a far apporre le tabelle perimetrali. Inoltre Roma Natura dovrà occuparsi anche della promozione e della realizzazione di interventi educativi e di valorizzazione del Monumento Naturale, al fine di favorire la percezione dei valori del paesaggio naturale e culturale conservato e della geodiversità attraverso la fruizione del sistema costituito dagli elementi del paesaggio rurale, naturale, storico e geologico da parte della cittadinanza, assicurando che gli interventi di valorizzazione vengano progettati ed eseguiti tenendo conto delle risorse ambientali presenti.

I 99,10 ettari di superficie del Monumento Naturale "Fosso della Cecchignola" andranno ora ad aggiungersi agli altri 13.227 ettari di aree protette interamente nel territorio di Roma Capitale già gestite da Roma Natura. Si tratta di
 
9 Riserve Naturali istituite con L.R. n. 29/97:
  1. Riserva Naturale della Marcigliana (ettari 4680)
  2. Riserva Naturale della Valle dell’Aniene (ettari 648)
  3. Riserva Naturale di Decima-Malafede (ettari 6145)
  4. Riserva Naturale del Laurentino – Acqua Acetosa (ettari 152)
  5. Riserva Naturale della Tenuta dei Massimi (ettari 868)
  6. Riserva Naturale della Valle dei Casali (ettari 469)
  7. Riserva Naturale della Tenuta di Acquafredda (ettari 255)
  8. Riserva Naturale di Monte Mario (ettari 238)
  9. Riserva Naturale dell’Insugherata (ettari 771)
2 Parchi Regionali precedenti l’istituzione di RomaNatura:
  1. Parco Regionale Urbano di Aguzzano (istituito nel 1989 – ettari 60)
  2. Parco Regionale Urbano del Pineto (istituito nel 1987 – ettari 243)
3 Monumenti Naturali:
  1. Monumento Naturale di Mazzalupetto – Quarto degli Ebrei (ettari 186)
  2. Monumento Naturale di Galeria Antica (ettari 32)
  3. Monumento Naturale Parco della Cellulosa (ettari 100)
1 Area Marina Protetta istituita con Decreto del Ministero dell’Ambiente del 29 novembre 2000
  1. Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno (ettari 1380)