Pagine

In evidenza

martedì 19 febbraio 2019

Ultime notizie sul Tevere a Roma

Riceviamo dal Consorzio Tiberina (cui aderiscono i GRE Lazio) e pubblichiamo

L'Amministrazione Capitolina ci ha comunicato la nomina del Dirigente Beni Culturali e Ambientali Dott. Marcello Visca per l’incarico ad interim di Direzione dell’Ufficio di Scopo denominato Ufficio Speciale Tevere, incardinato nell’ambito della Direzione Generale. 

Ciò può far prefigurare, lì dove vi sia l'intenzione, una proficua collaborazione nello sviluppo ulteriore del Contratto di Fiume "Tevere a Roma" promosso – fra gli altri – dal Consorzio Tiberina, che, federando i territori urbani a partire dal tratto centrale del fiume nell'urbe fra Ponte Milvio e Ponte Sublicio, dà la maggior enfasi oltre alla qualità delle acque e alla gestione delle emergenze agli aspetti culturali e del paesaggio della così detta Città Storica. Enfasi confermata a seguito del report di avanzamento pubblicamente condiviso nella nota in riscontro inviataci dal MIBACT, che ovviamente mira a stretti coordinamento e monitoraggio delle azioni previste (cfr All. 1).

Un po' scarna, a dire il vero, la motivazione con cui è stata proposta il 24.12.2018 (cfr All. 2) la proroga dell'Ufficio Speciale Tevere di Roma Capitale, concretizzatasi nell'Ordinanza della Sindaca Raggi n. 228 del 31.12.2018.

Sul Contratto di Fiume di "sottobacino Castel Giubileo - Foce", oggetto di un manifesto sottoscritto anche da Roma Capitale, non vi è neanche un cenno nella nuova Ordinanza della Sindaca Raggi. 

Si ravvisa dunque il rischio che fin qui siano stati svolti soltanto Tavoli Tecnici, che la partecipazione (su un così ampio territorio) sia stata ristretta – visto anche lo scarso tempo trascorso dall’avvio del progetto –, che il Programma d'Azione si possa tradurre in una sorta di meta-pianificazione della pianificazione, passando per ulteriori Tavoli decisi in altri Tavoli, senza interventi concreti a beneficio del fiume, finanziabili, tecnicamente e ambientalmente sostenibili, normativamente autorizzabili. 

Al che, stando alle “Definizioni di Base - Linee Guida” nazionali, non si dovrebbe parlare neanche di un Contratto di Fiume; si trattasse per esempio di predisporre nuovi necessari strumenti urbanistici (aspetto su cui abbiamo più volte sollecitato Roma Capitale), questa è attività cogente caratterizzata da suoi propri tempi e iter, anche in relazione alle attività di partecipazione pubblica previste (non si ha peraltro notizia diffusa di inviti a qualche incontro pubblico aperto liberamente a portatori d'interesse, cittadini, etc o di un calendario, salvo frammentarie notizie a posteriori da social). 

Non che la realizzazione di questo strumento debba essere un fine in sé. Ma ciò si potrebbe tradurre in pratica in una sorta di "fermo istituzionalizzato" di 3 anni nelle azioni concrete sul "sottobacino Castel Giubileo - Foce" del Tevere da parte degli Enti sottoscrittori, Enti che invece dovrebbero operare sui territori di competenza in maniera generalizzata; non fanno testo, in tal senso, esigui e a volte drammatici progetti-pilota, come di fatto è stata la così detta spiaggia Tiberis.