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giovedì 15 luglio 2021

Utilizzo idrico, richiesto incontro ai Presidenti delle provincie


I GRE LAZIO, fortemente preoccupati per l'utilizzo (potenzialmente improprio) delle risorse idriche sul territorio regionale da parte dei concessionari, hanno chiesto un incontro alla Sindaca della Città Metropolitana di Roma Capitale ed ai Presidenti delle Provincie di Viterbo, Rieti, Frosinone e Latina.

Di seguito il testo della lettera notificata.

 

Ill.ssimo Presidente,

con la presente, siamo a chiederLe un incontro al fine di poterLa informare sugli aspetti legati al tema dell’utilizzo idrico, sia nella declinazione di elemento fisico, sia come ecosistema acquatico.

Ciò alla luce della stratificazione normativa vigente, frutto sia dell’accoglimento delle direttive comunitarie, sia delle norme espresse dal legislatore nazionale e regionale.

Allo stato attuale, sul territorio da Lei amministrato, sono presenti utilizzatori del bene acqua (concessionari), che svolgono il proprio ruolo in virtù della concessione idrica rilasciata sia dalla Sua amministrazione, che dalla Regione Lazio (grandi derivazioni). Anche a valle della riforma della Provincia quale Ente di Area Vasta sono rimaste in capo all’amministrazione provinciale compiti di vigilanza e controllo su tale ambito, tali compiti hanno una importante ripercussione sul controllo del territorio e sul bilancio dell’Ente provincia, come anche sui bilanci dei comuni interessati da tali concessioni (cd. Enti rivieraschi).

Si tratta, nel dettaglio, del dovere di verifica e controllo riguardo all’assolvimento di tutti gli obblighi previsti sia dalla concessione, che dal disciplinare di concessione.

In capo al concessionario sussiste, infatti, il rispetto degli obblighi contenuti nell’atto di concessione, mentre in capo alle amministrazioni, tanto su quella concedente (es. regionale), sia sull’amministrazione nel cui territorio insiste la concessione ricade l’obbligo della verifica di tale assolvimento.

In capo alla Sua Amministrazione, pertanto, sussistono obblighi di controllo e verifica sia del rispetto delle norme civili, penali e amministrative, ma anche di verifica del pagamento delle somme da introitare quale canone addizionale della concessione o del canone ambientale annuale. Inoltre, tale controllo deve esercitarsi anche sull’effettivo svolgimento dei lavori, volti a prevenire e/o risanare danni a strade, terreni ecc. di competenza provinciale o comunale causati da eventi meteorici.

Tali obblighi, posti in capo ai concessionari svolgono il duplice effetto sia di contenere il rischio idrogeologico, sia di fare in modo che dai bilanci degli enti interessati vengano liberate importanti somme di denaro pubblico da impiegare nelle altre attività istituzionali.

Tutto ciò include il potere da parte del Presidente dell’Ente di Area Vasta di imporre all’Ente che ha rilasciato la concessione di sospenderla o revocarla.

Pertanto, stante l’importanza e la complessità della materia sin qui descritta e in considerazione di una nuova proposta di legge depositata presso la Regione Lazio, Le chiediamo un incontro volto ad approfondirne gli aspetti, a cui parteciperanno i nostri esperti in nelle materie idriche ed ambientali.

Certi di un positivo riscontro, ed in attesa di definire la data  dell’incontro, porgiamo distinti saluti.