Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, è il caso di dirlo. Roma Capitale e le ditte incaricate, con la scusa dell’emergenza chikungunya, starebbero inspiegabilmente irrorando la città con prodotti altamente tossici in violazione delle stesse ordinanze sindacali.
Parliamo del prodotto ETOX 5 ME,
contenente etofenprox (sostanza bioaccumulabile e tossica) e metanolo. In base
al Regolamento (UE) 1272/2008 del Parlamento Europeo (CLP) e come correttamente
indicato nella scheda di pericolosità della sostanza (realizzato come presidio
medico chirurgico dall’azienda Colkim Srl di Bologna che ovviamente non ha
nessuna responsabilità dell’utilizzo del prodotto), l’ETOX 5 ME è pericoloso
per l’ambiente acquatico (tossicità acuta e cronica di categoria 1) e molto
tossico e nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata, ha
una tossicità cronica (categoria 3), può generare lesioni oculari gravi
(categoria 1), irritazioni cutanee (categoria 2), ed è tossico se ingerito, se
inalato, per contatto con la pelle. Infine, può essere nocivo per i lattanti
allattati al seno e provocare danni agli organi.
Inoltre l’etofenprox è stato inserito
nell'elenco di sostanze candidate alla sostituzione ai sensi del Regolamento diEsecuzione (UE) 408/2015 del Parlamento Europeo.
Rientra pertanto pienamente tra
le sostanze il cui utilizzo nella lotta alla zanzara tigre a Roma è categoricamente
vietato ai sensi dell’ordinanza 62/2017. La stessa ordinanza 153/2017 adottata
dalla Sindaca Raggi a causa dell’emergenza chikunguya impone alla ditta
incaricata dall’amministrazione all’esecuzione degli interventi di
disinfestazione di utilizzare solo i prodotti ammessi dall’ordinanza 62/2017.
Il comprensorio Prato della Signora localizzato su Google Maps |
Nonostante tutto ciò, però,
questa notte gli operatori di una ditta di Olevano Romano incaricata da Roma
Capitale si sono presentati presso al Prato della Signora, un grande
comprensorio stretto tra la via Salaria, la Circonvallazione Salaria ed il
fiume Aniene, pronti ad intervenire con l’ETOX 5 ME. Nonostante la presenza di
scuole dell’infanzia nel comprensorio. Nonostante la prospicienza al fiume
Aniene. Nonostante la tossicità del prodotto che gli era stato consegnato dall’azienda.
E soprattutto nonostante lo stesso prodotto sia VIETATO!
Ma se nei palazzi del potere non
vogliono metterselo in testa, i romani non sono stupidi: i residenti del
comprensorio, dopo aver chiesto e fotografato la scheda del prodotto altamente
pericoloso per l’ambiente e vietato, hanno mandato via gli operatori impedendo la disinfestazione, o forse sarebbe il caso di dire l’attentato
chimico. Ed ora che sono stati “beccati” e “bloccati”, cosa dirà l’assessora
Pinuccia Montanari? E il Presidente della Commissione Ambiente Daniele Diaco? E la sindaca Raggi?
Prato della Signora per il momeno è salvo, ma
chissà stanotte in quali altri quartieri romani sono state effettuate disinfestazioni con prodotti tossici e vietati!