Pagine

In evidenza

martedì 5 marzo 2019

La disciplina dei rifiuti introdotta nel 2010 #differenziAMOci 5/28


#differenziAMOci 5/28

Con il decreto legislativo n. 205 del 3 dicembre 2010 (d.lgs. 205/10), il legislatore ha recepito in Italia la direttiva 2008/98/CE. In questo Decreto la definizione di rifiuto (ossia qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l’obbligo di disfarsi) è rimasta sostanzialmente la stessa. Tuttavia sono state introdotte norme specifiche per i sottoprodotti che non sono rifiuti, per le materie prime secondarie e l’end-of-waste (ovvero quando un rifiuto cessa di essere tale perché sottoposto ad un’operazione di recupero). Inoltre, l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti (ossia quando i rifiuti non sono destinati ad operazioni di smaltimento o recupero) sul suolo o nel suolo sono vietati. 

La grande novità però sono state che la gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse e deve avvenire nel rispetto della gerarchia nella gestione dei rifiuti prevista nel Decreto stesso (art.179) nonché l’introduzione della responsabilità estesa del produttore (chi inquina paga): i rifiuti vanno tracciati dalla loro produzione sino alla loro destinazione finale.

Il sistema di regole sulla responsabilità inerenti la gestione dei rifiuti trova il proprio fondamento nell’esigenza secondo cui sia il produttore di rifiuti che il loro detentore devono gestire gli stessi in modo da garantire un livello elevato di protezione dell’ambiente e della salute umana.

...a domani