#differenziAMOci 8/28
Riciclaggio e recupero della carta sono due paradigmi della sostenibilità. Già, perché la carta è sì un rifiuto, ma riciclabile.
In Italia, i materiali cellulosici costituiscono la seconda più importante frazione merceologica dei rifiuti urbani dopo l’organico e mediamente carta e cartone rappresentano il 30% di quanto viene buttato nella pattumiera: ne vengono riciclate circa 13 mila tonnellate al giorno, 10 tonnellate al minuto.
Ma è tutto recuperabile?
Rifiuti di carta riciclabili:
- giornali, riviste, libri, fumetti, tutta la stampa commerciale (dèpliant, pieghevoli pubblicitari)
- sacchetti per gli alimenti, per il pane o per la frutta
- sacchetti di carta con i manici
- fogli di carta di ogni tipo e dimensione
- contenitori di prodotti alimentari (come astucci per la pasta, per il riso, per i corn flakes ecc.)
- le fascette in cartoncino di prodotti come conserve, yogurt e bevande
- le scatole delle scarpe
- le confezioni, grandi e piccole, di prodotti come detersivi per lavatrici e lavastoviglie
- le scatole dei medicinali, del dentifricio, ecc.
- gli imballaggi in cartone ondulato di qualsiasi forma o misura (ad esempio, per apparecchi televisivi o elettrodomestici)
- contenitori in cartone per frutta e verdura
- cartoni per bevande (come ad esempio quelli di latte, succhi di frutta, vino, panna e similari) svuotati, sciacquati e appiattiti
Rifiuti NON riciclabili!
- tutti i materiali non cellulosici
- contenitori di prodotti pericolosi
- carte sintetiche
- carte fotografiche
- ogni tipo di carta, cartone e cartoncino che sia stato sporcato (ad esempio carta oleata, carta e cartone unti, fazzoletti di carta usati, tovaglioli di carta sporchi di cibo, carta plastificata, fustini del detersivo)