- a 100 metri dal confine col Parco Regionale naturale ed archeologico di Veio
- a qualche km dal Parco Regione della Valle del Treia
- a 500 metri in linea d’aria dal centro abitato di Magliano Romano
- nonostante la ferma opposizione degli abitanti e delle amministrazioni dell’intero bacino di Roma Nord, con decine di migliaia di residenti nei confinanti comuni di Campagnano di Roma, Morlupo, Rignano Flaminio, Sacrofano, Castelnuovo di Porto e Riano
dal 2002 in località Monte della Grandine opera una discarica di materiali inerti, inizialmente autorizzata esclusivamente al fine di recupero ambientale di una cava dismessa, e che ora i gestori vorrebbero trasformare in discarica di rifiuti speciali "non pericolosi".
Queste le possibili conseguenze:
- inquinamento delle falde acquifere a causa dello sversamento dei pozzi di percolato
- compromissione ambientale ed economico - sociale delle pregevoli aree circostanti, incluso il Parco di Veio, con danni incalcolabili ai produttori agricoli presenti nell'area
- ampliamento fino a 890mila metri cubi di rifiuti (circa 8 volte il volume del Colosseo!)
- potenziale futuro utilizzo per il conferimento di sostanze altamente nocive per l’ambiente e per la salute, ma anche di rifiuti solidi urbani (come gli scarti del trattamento dei TMB - trattamento meccanico biologico, la FOS - Frazione Organica Stabilizzata, ed anche il CDR - Combustibile Derivato da Rifiuti)
Per questi motivi i GRE LAZIO si pongono al fianco del Comitato “Magliano Romano NO DISCARICA” e ne sostengono tutte le iniziative!
Per approfondimenti:
- la sentenza negativa del 28 maggio 2015 sul ricorso al Tar presentato dal Comitato "Magliano Romano NO DISCARICA"
- le preoccupazioni dei cittadini in un articolo apparso su VignaclaraBlog.it
- il sito dei gestori della discarica