Il Ministro Costa con i Caschi verdi per l'Unesco |
Pietro Massimiliano Bianco, famoso tecnologo ricercatore del Dipartimento Monitoraggio Tutela dell’Ambiente e Conservazione della Biodiversità Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che da tanto tempo collabora con i Gruppi Ricerca Ecologica, è tra i primi 22 ‘Caschi verdi per l’Unesco’, la task force ambientale frutto di un protocollo di collaborazione sottoscritto tra il MATTM (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare) e l’ISPRA con l'obiettivo di garantire la salvaguardia e la valorizzazione dei siti Unesco tramite gli esperti qualificati che forniranno supporto nelle aree protette e nei territori italiani riconosciuti in ambito internazionale nonché - come dichiarato stamattina dal Ministro Sergio Costa - in "tutti quei Paesi, soprattutto quelli più in difficoltà, come quelli dell’Africa Centrale, della fascia subsahariana del Sahel, le piccole isole del Pacifico e alcuni Paesi asiatici, che già ce li hanno chiesti. Noi pagheremo tutte le spese perché l’intento è di salvaguardare la natura, in Italia e nel mondo. Siamo i primi al mondo a farlo".
In Italia invece sono già pervenute richieste di supporto da 7 soggetti gestori: si tratta di 4 Riserve MAB (Tepilora, Rio Posada e Montalbo; Cilento, Vallo di Diano, Alburni; Sila; Collina Po), 2 Patrimoni mondiali (Etna; Sito di Elea Velia; Parco Nazionale Cilento, Vallo di Diano e Alburni) e 1 Geoparco (Adamello Brenta). Il supporto riguarderà la definizione di piani di gestione, attività di salvaguardia e valorizzazione, di comunicazione ed educazione ambientale.
Il Ministro Sergio Costa con il Direttore Generale Unesco, Audrey Azouley |
Max (che è ecologo, naturalista, ricercatore, educatore) nell’ambito delle attività istituzionali di Carta della Natura partecipa da tempo alla realizzazione di numerose banche dati nonché all'aggiornamento delle stesse schede degli habitat di Carta della Natura ed alla realizzazione sperimentale di carte della Natura all’1:10.000. Inoltre è membro del Gruppo di Lavoro per l’attuazione della convenzione MATTM - ISPRA del 27 dicembre 2016, “Adempimenti connessi all'attuazione del Piano d’Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari relativamente alle aree individuate ai sensi del Decreto del Presidente della repubblica del 13 marzo 1976, n. 448 “Esecuzione della convenzione relativa alle zone umide d’importanza internazionale soprattutto come habitat degli uccelli acquatici" (firmata a Ramsar il 2 febbraio 1971).
Teorico delle reti neurali e della cooperazione multidisciplinare, Max Bianco ha
acquisito competenze per la creazione di sistemi di interrelazioni
personali in base alle competenze acquisite e nel rispetto dell’altrui
persona e professionalità. Queste capacità si sono sviluppate
attraverso la partecipazione a numerosi gruppi di lavoro in ambito
ISPRA e APAT e, in precedenza, durante l’esperienza universitaria.
Queste qualità sono state costantemente evolute grazie anche alla
vasta esperienza nel campo dell’associazionismo, della divulgazione
ambientale e della partecipazione a gruppi di lavoro su argomenti
specifici. Ha acquisito in particolare capacità di coordinamento attraverso le
attività svolte sulla moria delle api, sull’uso delle api come bioindicatori,
nell’ambito del Progetto Funghi, del Progetto Carta della Natura, delle
attività per la lotta ecocompatibile agli insetti molesti, per
l’identificazione dei profili di rischio dei pesticidi, degli impatti sugli
habitat naturali e della loro sostituzione con prodotti biologici. Inoltre
come membro di numerosi consigli scientifici e direttivi di associazioni
impegnate nel campo culturale e ambientale: attualmente è
membro del Direttivo di PAN-Italia, del Comitato Tecnico Scientifico di
Gruppi di Ricerca Ecologica Lazio, del Comitato Tecnico Scientifico del
Gruppo Micologico dell’Etruria Meridionale dell’Associazione Micologica
Bresadola ed è consulente di ISDE – Medici per l’ambiente e European
Consumers.