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martedì 14 giugno 2016

Agricolae.eu denuncia: "la Regione Lazio non monitora i pesticidi nelle acque interne"

Luigi Cerciello Renna
Presidente del Centro Studi AgriEthos
Docente di Diritto Ambientale

Secondo il docente di diritto ambientale dell'Università di Salerno nonché presidente del Centro Studi AgriEthos, che ha analizzato direttamente i dati disaggregati dell'ISPRA del Ministero dell'Ambiente, nel Lazio si registrano "in relazione ai dati del 2014 appena 5 siti di monitoraggio e 47 campioni esaminati nell'intero territorio regionale per le acque superficiali (dietro tutte le altre; contro i 303+2.179 della Lombardia e i 155+774 del Veneto), mentre per le acque sotterranee 21 siti di monitoraggio e 153 campioni esaminati (alle spalle, solo la Valle d’Aosta e le Province di Trento e Bolzano; contro i 521+1.030 della Lombardia e i 333+641 del Piemonte)".

Ciò denota anche quantitativamente quanto i Gruppi di Ricerca Ecologica denunciano da tempo, ovvero l'assoluta inadeguatezza del monitoraggio, e pertanto della prevenzione dell'inquinamento da pesticidi nelle acque interne: laghi, fiumi, torrenti, canali, falda freatica.

Il lago di Vico, afflitto da un'alga rossa e da arsenicati
Immagine tratta da www.viterbopost.it
Una vera e propria emergenza, che ha raggiunto picchi di un'estrema gravità in bacini come il lago di Vico, dove il livello di inquinanti è tale da minarne addirittura la balneabilità: l'ennesimo smacco per il l'approssimazione dell'Amministrazione regionale che appena a maggio, con decreto del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, ha classificato il lago di Vico balneabile e le sue acque di qualità eccellente, salvo essere immediatamente smentita dalla stessa Arpa Lazio che, con le sue rilevazioni, ha indotto il Comune di Ronciglione ad emettere un'ordinanza di non balneabilità temporanea dal 26 maggio 2016.

Di una cosa c'è certezza, come ipotizzato dallo stesso professor Cerciello Renna: la mancanza di una leale collaborazione istituzionale tra pubbliche amministrazioni appartenenti ad un diverso livello di governo, principio sancito dal legislatore e ribadito dal Consiglio di Stato e dalla Corte Costituzionale.