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venerdì 10 gennaio 2020

Circeo, giù i fucili dai daini

La notizia diffusa dall'ex sindaco di Ponza, il giornalista Pietro Vigorelli, in base alla quale nel Parco nazionale del Circeo si starebbe per procedere all'abbattimento di un considerevole numero di daini è estremamente preoccupante. 

Nelle more di acquisire i documenti che abbbiamo richiesto all'Ente Gestore con un'istanza di accesso civico (e cioè il Piano di gestione degli ungulati approvato nel 2017, con i relativi pareri del Ministero dell'Ambiente e della Regione Lazio a riguardo della procedura di Valutazione di Incidenza), riteniamo che qualunque eventuale attività tendente alla riduzione del numero dei daini presenti nell'area protetta tramite  la loro soppressione vada immediatamente sospesa.

Siamo consapevoliche la presenza del daino, che è un cervide scomparso in Europa con l'ultima glaciazione e reintrodotto in Italia da oltre 1.000 anni,  ha impatto sulla vegetazione del Parco Nazionale del Circeo e particolarmente all’interno della Foresta demaniale soprattutto d'inverno e d'estate; tuttavia probabilmente la situazione è diventata emergenza perchè per anni non sono state adottate politiche gestionali della popolazione di daini sufficientemente idonee. 

Qualora dovesse effettivamente essere necessaria la riduzione della popolazione di daini presenti all'interno del Parco Nazionale del Circeo in luogo di una gestione faunistica e terrioriale che utilizzi un approccio ecobioevolutivo e che possa tendere alla progressiva diminuzione degli ungulati in un ragionevole periodo temporale, a nostro avviso l'unica strada percorribile è la cattura in vivo (tramite corral) e successivo spostamento, e giammai tramite sparo da punti fissi di appostamento.