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mercoledì 13 novembre 2019

Biomasse a via Prenestina, anche il Municipio VI dice NO!

L'Assessore Katia Ziantoni del Municipio VI a La7 - Piazzapulita
Si allarga il fronte dell'opposizione alla realizzazione di un impianto a biomasse a via Prenestina: dopo le osservazioni che come Gruppi Ricerca Ecologica abbiamo presentato alla Regione Lazione insieme ai Comitati di Quartiere*, anche il Municipio Roma VI delle Torri ha preso una netta presa di posizione a tutela dei cittadini e dell'ambiente.

L'11 novembre il presidente Roberto Romanella e l'assessore Katia Ziantoni hanno infatti inviato all'Ufficio VIA della Regione le proprie osservazioni ostative alla realizzazione dell'impianto proposto dalla Società Agricola Salone e il parere negativo del Municipio VI, che verranno depositate anche in sede di conferenza dei servizi nonchè inviate alla Procura della Repubblica per tutti gli ulteriori accertamenti che si riterranno opportuni a tutela dei cittadini e nel rispetto delle vigenti normative ambientali.

Il Municipio VI ha eccepito in primis l'incompatibilità del progetto rispetto alle prescrizioni del Piano Rifiuti Regionale che cita tra i fattori escludenti la vicinanza di "siti sensibilI" come le scuole (nella fattispecie l'Istituto Tecnico Agrario Emilio Sereni e l'IC Maria Grazia Cutuli), oltre alla preesistenza di nuclei abitativi consolidati (Colle Prenestino e Colle Monfortani) e casa sparse localizzate a meno di 1000 metri dall'impianto in questione.

La realizzazione del progetto inoltre potrebbe costituire violazione alla direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio (che stabilisce un quadro giuridico per il trattamento dei rifiuti all'interno dell'Unione e mira a proteggere l'ambiente e la salute umana attraverso la prevenzione degli effetti nefasti della produzione e della gestione dei rifiuti), nonchè della Direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e gestione della qualità dell'aria ambiente. Parimenti, la realizzazione del progetto sarebbe contraria al principio dello Sviluppo Sostenibile così come enunciato nell'art.3 quater del D.Lgs.152/2006 in virtù della vicinanza all'impianto di Rocca Cencia.

L'allarme del Municipio è anche dovuto agli effetti del'impatto cumulato tra emissioni dell'impianto (in termini di traffico veicolare, inquinamento acustico e stato della qualità dell'aria intesa sia per le sostanze odorigene sia per gli inquinanti gassosi e particellari) e le attività preesistenti. Urbanisticamente, inoltre, l'area in questione ricade nell'Agro Romano (destinanzione incomapatibile con il quanto si vorrebbe realizzare), è prossima alla via Prenestina che è ad elevata probabilità di presenza di preesistenze archeologiche nel sottosuolo, ed è nelle immediate vicinanze del reticolo idrografico principale nonchè in pieno nella zona di ricarica delle acque di falda idrica destinata al consumo umano (Acqua Vergine, Colle Mentuccia, Torre Angela e Finocchio) per la quale deve essere privilegiata la destinazione agroforestale del suolo. 

Il Municipio evidenzia altresì che le previsioni dei mezzi pesanti in transito presentate dalla società Agricola Salone sono del tutto prive degli studi sui flussi di traffico che interessano la via Prenestina, che comporterebbero un peggioramento della viabilità ben più grave rispetto alle ipotesi avanzate dal proponente, come supposto anche in uno studio di Roma Servizi per la Mobilità.

Ma non è tutto, perchè le osservazioni entrano direttamente nel merito dell'impianto, e precisamenente:
  • relativamente all'analisi dei prodotti inquinanti, si osserva che la scelta della digestione anaerobica ha un impatto complessivo importante sull'ambiente, è economicamente in perdita ed è sostenuta e motivata esclusivamente dalla possibilità di attingere agli incentivi di legge previsti e/o di soddisfare le esigenze energetiche;
  • relativamente agli inquinanti gassosi, i composti aromatici e alogenati possono avere impatti ambientali importanti sul peggioramento della qualità dell'aria a livello locale;
  • relativamente agli inquinanti liquidi, la relazione tecnica dell'impianto non chiarisce come verrebbe smaltito il percolato prodotto facendo emergere ulteriori criticità in merito all'impatto ambientale su una zona di ricarica delle falde;
  • relativamente al bilancio ambientale per l'impianto proposto, ritiene che sia negativo nonostante i crediti generati dalla produzione di energia elettrica;
  • infine si rileva che su via Torrenova 700 insiste già un'attività di trattamento degli sfalci e delle potature a servizio delle utenze domestiche.
 E dulcis in fundo (ma non per chi vorrebbe realizzare il progetto) è stato ricordato ancora una volta che il dipartimento epidemiologico del Servizio Sanitario Regionale ha posto l'area del VI Municipio (ex VIII) al primo posto nella classifica di mortalità per tumori nel Lazio.


 

* l'Unione dei Comitati del VI Municipi, il Comitato di Quartiere di Torre Angela, il Comitato di Quartiere Nuova Ponte di Nona, il Comitato di Quartiere Belvedere, l'Associazione di Quartiere Fontana Candida, il Comitato di Quartiere di Villaggio Breda, ilComitato di Quartiere Torrenova – Tor Vergata, il Comitato di Quartiere di Villaverde, il Comitato di Quartiere di Colle Mattia, il Comitato di Quartiere Colle Prenestino.