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giovedì 28 maggio 2015

Regione Lazio, piano arenili: garantire alternanza tra spiagge libere e stabilimenti

Il Consiglio Regionale del Lazio ha messo mano al nuovo piano arenili, che dovrà disciplinare l'utilizzo del demanio marittimo per finalità turistico-ricreative, modificando la vigente normativa del 227.
L'impatto sarà soprattutto sull'utilizzo delle spiagge e prevede l'introduzione della “spiaggia libera con servizi” e distinta da “spiaggia libera”.
Con la nuova normativa ciascun Comune litoraneo dovrà limitare - tramite l'approvazione di un apposito Piano - al 50% le porzioni di spiagge date destinate agli stabilimenti balneari, che comunque dovranno garantire l'accesso libero fino al bagnasciuga, ed inoltra abolisce il rinnovo automatico delle concessioni.
La proposta di legge regionale prevede che un'equilibrata distribuzione delle spiagge libere in ciascun territorio, ma i GRE Lazio chiedono uno sforzo di indirizzo maggiore: fenomeni estremi come quelli verificatisi ad Ostia, ad esempio, possono essere prevenuti solo garantendo una progressiva alternanza tra spiagge libere e stabilimenti balneari.
Chiediamo inoltre che non vi sia una pericolosa transitorietà, approvando in tempi brevi le linee guida per i Comuni e prevedendo anche i meccanismi di sostituzione nella programmazione della destinazione degli arenili in caso di "abuso" degli Enti Locali rispetto alla normativa superiore.
Resta inoltre il nodo della manutenzione e della sorveglianza delle spiagge libere, mentre per le spiagge libere attrezzate i servizi a pagamento possono essere gestiti o direttamente dall'Ente Locale o, ai sensi dell’art. 45 bis del Codice della Navigazione, a terzi soggetti (società pubbliche o consortili, cooperative sociali, privati, ...): anche nella gestione di tutto ciò riteniamo che la Regione debba esercitare le doverose funzioni di controllo, raccogliendo idonei flussi informativi da parte dei Comuni litoranei, ma anche che al rischio di prevenire abusi di qualunque sorte i gestori effettivi rendano noti e visibili ai fruitori le prestazioni che sono autorizzati ad erogare e le corrispondenti tariffe massime previste dall'Ente Locale.