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consigli e idee dalla rete news dalle Istituzioni aree protette energie in circolo

giovedì 3 dicembre 2015

Nascono l'"Assemblea di fiume del Tevere" e il "Contratto Territoriale del Tevere"

Risultati immagini per tevereIl 4 dicembre a Roma, in Piazza di San Bartolomeo all’Isola, ci sarà la presentazione di:

  • Assemblea di fiume del Tevere 
  • Contratto Territoriale del Tevere 
  • Contratto di fiume del Tevere nell’area urbana di Roma
Un forum partecipativo pubblico-privato interdisciplinare con una ormai lunga storia alle spalle viene destinato al ruolo di Soggetto Giuridico idoneo a promuovere – con le Istituzioni o a fianco delle Istituzioni, a seconda delle scelte di queste – lo sviluppo sostenibile del Tevere e del Bacino, con gli adeguati requisiti di indipendenza e conoscenza tecnico-scientifica per garantire il monitoraggio civico.

Si pensi, soltanto a titolo di esempio, all'opportunità di concorrere all'ottenimento di Fondi U.E. con un Soggetto strutturato rappresentativo del territorio che possa stipulare, in maniera semplice, i necessari partenariati.

Le rappresentanze all'incontro saranno molteplici, da Istituzioni, Organi Tecnici, Autorità varie, mondi delle imprese, della ricerca... i GRE LAZIO ci saranno!

lunedì 23 novembre 2015

I Sindaci di Rieti, Cittaducale ed Antrodoco: «Costruiremo il Contratto di Fiume Velino»


«Al via la costruzione del Contratto di Fiume Velino»: è il punto su cui si sono ritrovati i primi cittadini di Rieti, Cittaducale ed Antrodoco, intervenuti sabato 21 novembre al Convegno “Contratto di Fiume Velino. Il Progetto. Le opportunità.”, organizzato a Cittaducale dai Gruppi di Ricerca Ecologica Lazio con il patrocinio gratuito del Comune di Cittaducale, del Corso di Laurea in Scienze della Montagna e della Riserva Lago Lungo e Ripa Sottile, nonché con la collaborazione di A.S.D. Canoa Club Rieti Centro D’Italia, di European Consumers e dell’Associazione culturale Micciani Unita.


Simone Petrangeli, Roberto Ermini e Sandro Grassi hanno individuato nel percorso di negoziazione partecipata avviato dalla delibera di Giunta n. 787 del 18/11/2014, con cui la Regione Lazio ha ufficialmente aderito alla Carta Nazionale dei Contratti di Fiume, una grande opportunità di riqualificazione del territorio del bacino idrografico del Velino, con interventi multisettoriali finalizzati a ridurre l’inquinamento, migliorare la qualità dell’ambiente e rilanciare lo sviluppo sostenibile indispensabile per le comunità locali. 


Pieno successo, dunque, per l’importante appuntamento promosso dai GRE LAZIO al fine di sensibilizzare gli enti istituzionali e i soggetti privati insistenti nel bacino del fiume Velino, e massima soddisfazione da parte degli organizzatori: «il dibattito è stato di elevatissimo livello scientifico – ha sostenuto Marco Tiberti, Responsabile Agromafie dei GRE LAZIO – e pertanto intendo rivolgere il mio più sentito ringraziamento al prof. Giovanni Damiani, all’ing. Paolo Cioppa e al dott. Marco Pezzotta per aver definito le criticità biologiche, idrauliche e geologiche del Velino, punto di partenza per la definizione delle azioni correttive e migliorative da porre in essere con il Contratto di Fiume, ad iniziare dagli sbarramenti delle centrali idroelettriche che non garantiscono il minimo deflusso vitale e da un assurdo utilizzo di pesticidi anche in aree protette». 

 «Il passo successivo sarà un tavolo tecnico operativo – ha invece sostenuto Carlo De Falco, Presidente dei GRE LAZIO – che dovrà portare in tempi rapidi alla formalizzazione di un protocollo d’intesa tra le varie amministrazioni interessate e all’avvio di un processo di partecipazione delle varie realtà insistenti sul territorio».

mercoledì 11 novembre 2015

Verso il Contratto di Fiume Velino: 21 novembre - Cittaducale (Ri)


giovedì 5 novembre 2015

Zanzaricidi e rischi per l'ambiente

L'impatto dei trattamenti anti-zanzara su ambiente e salute viene genericamente sottovalutato, come denunciato dall'ISPRA del Ministero dell'Ambiente: seppure gli zanzaricidi siano a tutti gli effetti dei pesticidi, ogni estate le amministrazioni locali e i singoli privati, tutti rei di non aver adottato e perseguito buone pratiche di lotta alle zanzare (soprattutto quelle tigre), irrorano zone abitate ed aree verdi con sostanze tossiche il cui impiego in agricoltura invece è rigidamente regolamentato e totalmente incompatibile con produzioni biologiche.

I GRE Lazio stanno analizzando il fenomeno e a breve verrà lanciata una campagna con azioni concrete e proposte operative.

Il video seguente è la relazione sul rischio degli zanzaricidi tenuta dal nostro responsabile Agromafie, Marco Tiberti, al convegno "Non solo Free Energy - CulturAmbiente" tenutosi il 31 ottobre 2015 a Roma presso la Città dell'AltraEconomia, evento di cui i GRE Lazio sono stati partner.



mercoledì 4 novembre 2015

#resolutions: 52 buoni propositi per il 2016, ogni giorno su #gre_lazio

Al via da domani la campagna #resolutions, 52 propositi ispirati al buon senso per il nuovo anno, che ogni mattina - tra le 7 e le 9 - accompagneranno i follower di #gre_lazio.

Piccoli spunti quotidiani di riflessione per una maggiore consapevolezza ed un mondo più sostenibile: dall'educazione alimentare al conferimento dei rifiuti, dalla cura per il proprio organismo alle abitudini legata alla mobilità, dagli stati d'animo all'attenzione al mondo che ci circonda ed ha bisogno di noi!

lunedì 2 novembre 2015

Discarica di Magliano Romano: GRE, Comitato e Raggio Verde presentano ricorso al Tar del Lazio

I cittadini, il comitato no discarica di Magliano Romano, Raggio Verde e i Gruppi Ricerca Ecologica Lazio insorgono contro la discarica di Magliano Romano: parte il ricorso al TAR Con determinazione della Regione Lazio in data 22
.07.2015, la ns. Regione ha deciso di concedere alla Idea 4 s.r.l., gestrice della discarica di inerti di Magliano Romano, la possibilità di ricevere nella propria discarica altri 21 codici CER di rifiuti, la cui natura inerte era già stata posta in dubbio da Arpa Lazio in un precedente procedimento amministrativo.

Tuttavia, incredibilmente, la Regione Lazio, a seguito anche del misterioso venire meno delle precedenti obiezioni dell'ARPA Lazio, ha nell'atto in questione, infine, deciso di accogliere la richiesta della gestrice, ritenendola, per di più, una modifica non sostanziale.

La discarica di Magliano Romano è la discarica nel Lazio che può forse ricevere il maggiore numero di codici CER (addirittura 115) ma miracolosamente tutti inerti !!

L'elemento preoccupante della vicenda è che la definizione della tipologia e l'attestazione della natura inerte del rifiuto è effettuata dal produttore del rifiuto, il quale, per conferire alla discarica di inerti in questione, spende molto meno che a conferire in una discarica di rifiuti speciali pericolosi o meno. Non vogliamo mettere in dubbio a priori l'onestà del produttore dei rifiuti, ma purtroppo i casi di cronaca stanno a dimostrare che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Sull'onestà del produttore dei rifiuti, vigila comunque il gestore della discarica, il quale, semestralmente, effettua una verifica di conformità e conserva il campione verificato per tre mesi.

Una supervisione da parte di un ente pubblico e l'eventuale scoperta di un problema nel conferimento può avvenire dunque solo su quel campione conservato e dunque dopo nove mesi, a danno ambientale già verificatosi.

Eppure il Consiglio europeo raccomanda come possa essere delegato al gestore e al produttore dei rifiuti la delicata fase della campionatura e dell'analisi dei rifiuti, solo a condizione che sia assicurata una supervisione da parte di istituzioni pubbliche o comunque indipendenti.

Si può considerare il sistema congegnato dalla Regione Lazio nell'autorizzazione un sistema efficace al fine di prevenire rischi ambientali? I codici autorizzati sono realmente compatibili con la definizione di rifiuto inerte? 

Lo deciderà il TAR del Lazio, che è stato adito dai cittadini, dal Comitato No discarica di Magliano Romano, dai Gruppi Ricerca Ecologica Lazio e da Raggio Verde.

martedì 20 ottobre 2015

I GRE Lazio partner del Premio Internazionale SAN FRANCESCO 2015 "CulturAmbiente"


I video del convegno del 19 settembre 2015



venerdì 18 settembre 2015

Per una politica dell'Ambiente


lunedì 8 giugno 2015

Cittaducale (RI): raccolta differenziata al 70,8%

Da sinistra: Marco Tiberti, Roberto Ermini, Franco Trinca
A meno di due mesi dall'avvio delle nuove modalità di conferimento, la raccolta differenziata a Cittaducale, in provincia di Rieti, è arrivata già all'incredibile risultato del 70,8%: ben oltre, quindi, il raggiungimento della soglia minima del 65% di differenziata previsto dalla vigente normativa.
I Gruppi di Ricerca Ecologica ritengono che quello in atto nella cittadina reatina è un vero e proprio esempio di best practice a cui ispirarsi, frutto in primis dell'immediata collaborazione della popolazione civitese che ha sposato appieno le indicazioni ricevute dall'amministrazione guidata dal sindaco Roberto Ermini e dal nuovo gestore del servizio, la Rieco Spa.
Il risultato di Cittaducale è l'ennesima dimostrazione che il modello vincente di gestione dei RSU è dato dal mix "raccolta porta a porta - informazione capillare - incentivi".
E impressionante è anche il livello di pulizia delle strade.
A breve inoltre partirà la produzione di compost domestico, anch'essa incentivata.

giovedì 28 maggio 2015

Basilico: per i GRE Lazio NO all'avvelenamento di Stato con il Fosetil-Alluminio

Il Ministero della Salute, con il DM 12 maggio 2015, ha autorizzato in via straordinaria l'utilizzo del Fosetil-Alluminio per contrastare la Peronospora belbahrii, un fungo devastante che sta mettendo in pericolo le produzioni di basilico e di pesto in tutto il mondo.
Secondo i GRE Lazio, tuttavia, la soluzione che le Istituzioni hanno deciso di praticare potenzialmente può esporre a gravi rischi la salute dei consumatori e l'ambiente: il fungicida sistemico MAESTRO WG ADVANCE, infatti, è considerato tossico per l'ambiente ed è registrato esclusivamente per viti, agrumeti e pomacee. La Bayer, celebre casa farmaceutica tra i produttori del farmaco, lo considera "irritante e pericoloso per l'ambiente" ed invita ad approfondire le indicazioni riportate in etichetta. Così, leggendo queste indicazioni, si scopre che alla sezione 2, "identificazione dei pericoli", la sostanza è definita, secondo la direttiva EU 67/548/CEE e quella 1999/45/CE irritante.
Le modalità di coltivazione del basilico in serra, di contro, non si sposano con le modalità di somministrazione di questa sostanza, che andrebbe interrotta 14 giorni prima del raccolto, mentre la produzione di basilico è continua.
Inoltre il Fosetil-Alluminio penetra rapidamente nei tessuti vegetali, e manifesta una sistemia ascendente e discendente che consente anche la protezione delle foglie non bagnate direttamente o formatesi dopo il trattamento.
Non si può pertanto escludere che il farmaco entri nella catena alimentare, esponendo potenzialmente i consumatori al rischio di assunzione di un metallo pesante.
Poiché secondo gli scienziati la diffusione della Peronospora belbahrii sul basilico coltivato in serra è dovuta principalmente all'irrigazione a pioggia che genera il clima umido favorevole al parassita, le soluzioni non possono - a nostro avviso - che essere di tecnica colturale (irrigazione localizzata), nonché l'utilizzo di oli essenziali vaporizzati (timo e santoreggia), unitamente con la concimazione con prodotti sostenibili (fosforo).

Parco di Labaro Colli d'Oro: il comitato chiede l'abbattimento dell'ecomostro

Riceviamo e pubblichiamo

Abbiamo lanciato questa petizione che proseguirà anche con una raccolta firme per chiedere al Sindaco Ignazio Marino ed agli assessori competenti il ripristino del parco di Labaro Colli D’oro con il reimpianto degli alberi e la restituzione del parco ai cittadini.

Vi invitiamo tutti a guardare questo video , che abbiamo girato giorni fa per mostrare il tremendo impatto ambientale che produce questo eco mostro abbandonato da più di un anno.
È stata revocata da poco la concessione per le gravissime inadempienze e già c’è chi parla di riqualificare l’area (le stesse parole usate prima di costruire la struttura) di rifare bandi di gara.
Ognuno ha già la sua soluzione, già arrivano proposte di speculatori di turno che si offrono per progetti “sociali”, ma siamo certi che nessuno fa nulla per nulla, senza ritorni economici e questi processi, come spesso accade, non si possono controllare.
ADESSO BASTA !
Vi chiediamo di firmare questa petizione per chiedere IL RIPRISTINO dell’area con il reimpianto degli alberi tagliati e la restituzione del parco ai cittadini del quartiere e dell’intero municipio XV. 
Il nostro obiettivo è quello di raggiungere più firme possibili ed abbiamo bisogno anche del tuo sostegno.
Puoi saperne di più e leggere la petizione qui:
https://www.change.org/p/al-sindaco-di-roma-ignazio-marino-ripristino-del-parco-di-labaro-colli-d-oro
Grazie!
FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE!!

Regione Lazio, piano arenili: garantire alternanza tra spiagge libere e stabilimenti

Il Consiglio Regionale del Lazio ha messo mano al nuovo piano arenili, che dovrà disciplinare l'utilizzo del demanio marittimo per finalità turistico-ricreative, modificando la vigente normativa del 227.
L'impatto sarà soprattutto sull'utilizzo delle spiagge e prevede l'introduzione della “spiaggia libera con servizi” e distinta da “spiaggia libera”.
Con la nuova normativa ciascun Comune litoraneo dovrà limitare - tramite l'approvazione di un apposito Piano - al 50% le porzioni di spiagge date destinate agli stabilimenti balneari, che comunque dovranno garantire l'accesso libero fino al bagnasciuga, ed inoltra abolisce il rinnovo automatico delle concessioni.
La proposta di legge regionale prevede che un'equilibrata distribuzione delle spiagge libere in ciascun territorio, ma i GRE Lazio chiedono uno sforzo di indirizzo maggiore: fenomeni estremi come quelli verificatisi ad Ostia, ad esempio, possono essere prevenuti solo garantendo una progressiva alternanza tra spiagge libere e stabilimenti balneari.
Chiediamo inoltre che non vi sia una pericolosa transitorietà, approvando in tempi brevi le linee guida per i Comuni e prevedendo anche i meccanismi di sostituzione nella programmazione della destinazione degli arenili in caso di "abuso" degli Enti Locali rispetto alla normativa superiore.
Resta inoltre il nodo della manutenzione e della sorveglianza delle spiagge libere, mentre per le spiagge libere attrezzate i servizi a pagamento possono essere gestiti o direttamente dall'Ente Locale o, ai sensi dell’art. 45 bis del Codice della Navigazione, a terzi soggetti (società pubbliche o consortili, cooperative sociali, privati, ...): anche nella gestione di tutto ciò riteniamo che la Regione debba esercitare le doverose funzioni di controllo, raccogliendo idonei flussi informativi da parte dei Comuni litoranei, ma anche che al rischio di prevenire abusi di qualunque sorte i gestori effettivi rendano noti e visibili ai fruitori le prestazioni che sono autorizzati ad erogare e le corrispondenti tariffe massime previste dall'Ente Locale.


venerdì 17 aprile 2015

Aniene, verso il Contratto di Fiume


I Gruppi di Ricerca Ecologica saranno presenti, oggi, all'incontro sul tema “Verso un contratto di Fiume sull’Aniene” organizzato dalla Comunità Montana dell’Aniene. L'incontro si terrà alle ore 17.30 presso la Sala Consiliare sita in Piazza 15 Martiri di Madonna della Pace – 00020 Agosta (Rm)e verterà sulle potenzialità che il fiume Aniene potrebbe portare al territorio ed all'economia locale attraverso la pianificazione di iniziative condivise e mirate alla tutela del fiume dalle sorgenti alla confluenza con il Tevere.

mercoledì 15 aprile 2015

da "La Fiera dell'Est"
No Ecodistretto. Anche i GRE si schierano con i cittadini
gre
I rappresentanti per Roma e Regione dei Gruppi di Ricerca Ecologica puntano il dito contro i piani di Ama e Comune su Rocca Cencia, evidenziandone criticità e inattuabilità. De Falco, responsabile provinciale e regionale: “Pronti a smontare il progetto Ama”.



domenica 22 marzo 2015

GRE LAZIO: MARCO TIBERTI NOMINATO RESPONSABILE AGROMAFIE

(PRIMAPRESS) ROMA - I Gruppi di Ricerca Ecologica nel Lazio hanno individuato il proprio responsabile per le Agromafie: si tratta di Marco Tiberti, un nome sicuramente non nuovo nella storia dell’ambientalismo laziale e della tutela dei diritti dei consumatori. Marco Tiberti, originario di Roma, risiede a Cittaducale in provincia di Rieti, è impegnato da oltre 25 anni anni a difesa dei consumatori e dell'ambiente con particolare attenzione agli ecosistemi ripariali, alle risorse idriche, alla tutela delle aree protette, alla promozione dell'alimentazione made in Italy libera da pesticidi e al 100% OGM free.
Tiberti, che si è anche espresso contro l'incenerimento e per la riduzione dei rifiuti, ha accettato l’impegnativo incarico di rappresentare contro le Agromafie la storica associazione GRE, riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente.
Secondo Tiberti: “l’unica via è puntare sulla qualità agroalimentare, sulla riscoperta delle tipicità, sulle filiere corte o dirette, sulla riconversione biologica dell’agricoltura da parte delle Regioni e sulla valorizzazione di quelle esperienze di agroalimentare legale e rispettoso della Sovranità Alimentare oggi perennemente messa in pericolo da trattati  oligarchici internazionali quali il TTIP, tanto dalle multinazionali come Monsanto che tentano di contaminarla con OGM,  pesticidi e disseccanti, quanto dalla criminalità organizzata che ha intravisto proprio nell’agroalimentare sia un canale per riciclare i propri denari illeciti sia di vero e proprio business”.
A volere fortemente la nomina di Tiberti, il commissario regionale dei GRE, Carlo De Falco: “quello delle agromafie è uno dei settori dei business illegale che sta facendo registrare uno dei più rapidi trend di crescita a livello regionale, stimato in oltre 15 miliardi di euro – ha affermato Carlo De Falco – che penalizza fortemente in primis le decine di migliaia di aziende che puntano sulla legalità e la qualità”.
Marco Tiberti è anche responsabile provinciale reatino di European Consumers, la confederazione di associazioni di difesa dei diritti del consumatore, ma soprattutto responsabile regionale dei Dipartimenti Acque ed Alimentazione: “oltre alle 58mila imprese del comparto, ad essere danneggiati soprattutto i consumatori, di cui le agromafie, con le proprie truffe, mettono a rischio finanche la salute”.
 “Spero – ha concluso De Falco – che con Marco Tiberti si possa ulteriormente rafforzare il legame naturale tra ambientalismo e tutela dei consumatori, e che questo legame possa essere il primo passo di una collaborazione sistematica tra i Gruppi di Ricerca Ecologica ed European Consumers”. (PRIMAPRESS)

mercoledì 18 marzo 2015

Regione Lazio: pubblicato l'atlante sullo stato di salute della popolazione

E' finalmente disponibile on-line l'atlante sullo stato di salute della popolazione del Lazio, realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale, .

Vengono presentate informazioni sulla mortalità e sull'ospedalizzazione, analizzate a livello dei 55 distretti sanitari della Regione Lazio nel triennio 2010-2012. 

Dall'esame dei dati aggregati, emerge anche un inquietante geolocalizzazione degli stessi: la mortalità maschile per tumori maligni, ad esempio, è preponderante in maniera lampante nelle aree maggiormente sottoposte a stress ambientale, come la parte orientale della provincia di Roma (municipio VIII), l'area di Civitavecchia, il distretto sanitario di Olevano Romano, la zona di Ardea e Pomezia, ma soprattutto i Monti Lepini ed Alta Valle del Sacco, a cui tocca il non invidiabile primato regionale.

L'incidenza sulla popolazione femminile è invece elevata nel Municipio IX, nel braccianese e nella zona di Fiano Romano.

Se si osserva invece il solo dato relativo alle leucemie, per la popolazione maschile appare subito impressionante il dato nella tuscia viterbese (d.s. VT4) mentre per la popolazione femminile le zone di Formello, Municipio VI e Ladispoli.

L'intero lavoro è liberamente consultabile cliccando qua.

martedì 17 marzo 2015

Mercati contadini: continua l'impegno della Regione

Va avanti l’impegno della Regione per sostenere e promuovere in tutto il Lazio la nascita e la crescita dei mercati contadini e lo sviluppo della filiera corta, cioè di attività in cui chiunque può acquistare, direttamente in azienda o in fattoria (quindi con pochi o nessun passaggio commerciale), a prezzi convenienti prodotti stagionali, freschi e provenienti dal territorio, con un’attenzione particolare per le tipicità locali.

Per trovare il mercato contadino più vicino a te clicca su questo link che ti porterà alle pagine della Regione Lazio: potrai conoscere le notizie sulle produzione di stagione e anche tutti gli appuntamenti e le tante iniziative che vengono promosse nei diversi mercati.

E' anche possibile partecipare o dare vita a un mercato contadino: può essere un'impresa semplice e molto remunerativa sia per un'azienda giovane che per una affermata. Sul sito puoi trovare tutte le informazioni e i criteri di selezione per partecipare. 

lunedì 16 marzo 2015

OGM: la Commissione dà il via libera al 1507

Il provvedimento approvato la settimana scorsa (l'11 marzo, per la precisione) dalla Commissione Europea,  il cui vicepresidente è la responsabile della politica estera europea Federica Mogherini, è un duro colpo ai suoi popoli: sebbene molti stati membri (tra cui Francia ed Italia) siano contrari agli OGM, dopo il discusso MON810 della Monsanto (coltivato da dieci anni e arrivato nel 2014 a 143.016 ettari principalmente in Spagna, e poi Portogallo, Romania, Slovacchia e Repubblica Ceca), è giunta l'autorizzazione a coltivare il 1507 prodotto dalla DuPont e dalla Dow Chemical.
Cogliendo l'occasione di questo "successo", il lussemburghese presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha addirittura auspicato una nuova riforma che porti sostanzialmente a nuove autorizzazioni a prodotti OGM destinati al consumo animale, e quindi di fatti introdotti comunque nella catena alimentare.
Né un argine potrà essere rappresentato dalla nuova normativa 2015/412 che modifica la direttiva 2001/18/CE,  in particolare sulla possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare gli OGM sul proprio territorio: tali provvedimenti più restrittivi non potranno in alcun modo essere giustificati da motivi ambientali, ed inoltre la stessa normativa concede ai produttori la possibilità di trattare direttamente con i singoli Governi.
I Gruppi di Ricerca Ecologica del Lazio vigileranno affinché il Parlamento tuteli adeguatamente sia le produzioni nazionali che i consumatori.

I (primi) 9 conflitti ambientali nel Lazio

Il CDCA ha reso pubblica la propria piattaforma web geo referenziata dei conflitti ambientali, costruita assieme a dipartimenti universitari, ricercatori, giornalisti, attivisti e comitati territoriali.

Sono 9 le emergenze ambientali laziali e delle esperienze di cittadinanza attiva in difesa del territorio e del diritto alla salute, un primo elenco che ad avviso dei GRE Lazio è ancora molto contenuto rispetto alla realtà e alla storia del nostro territorio (e che pertanto proveremo ad incrementare attraverso la procedura di mappatura partecipata):