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lunedì 24 settembre 2018

Vigneti, ancora una proroga per l'uso di pesticidi tossici

Roma - Ancora una proroga all'utilizzo di prodotti altamente tossici da parte del Ministero della Salute: questa volta tocca al trifloxystrobin, un fungicida mesostemico per il controllo dell’oidio della vite contenuto in diversi prodotti fitosanitari. 

Si ripresenta pertanto il problema dell'inquinamento in vigna, con elevatissimo rischio di tossicità per gli organismi acquatici anche di lunga durata oltre che di scatenare reazioni allergiche.

Secondo quanto indicato nella parte A dell’allegato del regolamento (UE) n. 540/2011, il 31 luglio 2018 scade il periodo di approvazione della sostanza attiva trifloxystrobin. Per tale sostanza attiva, entro i termini e secondo le modalità previste all'articolo 1 del regolamento (UE) n. 844/2012 della Commissione, è stata infatti presentata una domanda di rinnovo ritenuta completa dallo Stato membro relatore che, di concerto con lo Stato membro correlatore, ha redatto una relazione di valutazione trasmessa sia all’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) che alla Commissione europea.

L’EFSA ha successivamente comunicato alla Commissione europea le sue conclusioni confermando che la sostanza attiva trifloxystrobin soddisfa i criteri di approvazione di cui all’articolo 4 del reg. (CE) n. 1107/2009. La Commissione europea, sulla base di dette conclusioni, ha presentato al Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti ed i mangimi il progetto di rapporto di riesame per la sostanza attiva in questione.

Il rinnovo dell’approvazione della sostanza attiva trifloxystrobin è confermato fino al 31 luglio 2033, alle condizioni riportate nell’allegato I e II del Reg. (UE) n. 2018/1060. Per la procedura relativa al rinnovo dell’autorizzazione dei relativi prodotti fitosanitari il Ministero della Salute rimanda all’articolo 43, del reg. (CE) n. 1107/2009 che prevede la presentazione, da parte del titolare di ciascun prodotto fitosanitario autorizzato che s’intende sostenere, dell’istanza corredata dalla tariffa e dalle informazioni di cui al paragrafo 2, del suddetto articolo 43, entro tre mesi dal rinnovo dell’approvazione della sostanza attiva in questione e pertanto entro il 31 ottobre 2018.

Ciò premesso, al fine di assicurare la continuità delle registrazioni (commercializzazione ed impiego), nelle more della procedura di adeguamento, l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari contenente la sostanza attiva trifloxystrobin, come riportato nella Banca dati, è stata prorogata fino al 31 luglio 2034, fermo restando la presentazione dell’istanza (pena la revoca) e l’esito della valutazione.

Il trifloxystrobin è sostanza attiva appartenente al gruppo delle strobilurine, una classe di molecole di origine naturale dotate di notevole efficacia preventiva e di una lunga durata di azione nei confronti di molti organismi patogeni: è presente in numerosi fungicidi mesostemici impiegati per il controllo dell’oidio della vite, della maculatura e ticchiolatura del pero, dell’oidio e della ticchiolatura del melo, dell’oidio delle cucurbitacee, del brusone e dell'elmintosporiosi del riso.

Sebbene i prodotti a base di trifloxystrobin siano un valido strumento per la difesa delle colture su cui è autorizzato e per massimizzare la produzione in qualità e quantità, possono provocare una reazione allergica della pelle (H317), sono molti tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata (H410), e vanno utilizzati secondo le istruzioni per evitare rischi per la salute umana e per l'ambiente (EUH401).

Una decisione, pertanto, che i GRE Lazio si sentono di biasimare fortemente.