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martedì 13 febbraio 2018

Contratto di Fiume Tevere: ora si fa sul serio!

Il 6 febbraio 2018, proprio in concomitanza con l’XI° Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, è stato istituito un coordinamento stretto fra i Municipi Primo e Secondo di Roma nel promuovere attività sinergiche nel tratto più centrale del Tevere nella Capitale, fra Ponte Milvio e Ponte Sublicio, con apposito Atto firmato dalle due Presidenti, dall'Associazione Amici del Tevere e dal Consorzio Tiberina, cui aderiscono i Gruppi Ricerca Ecologica Lazio: al Preliminare Aperto di Contratto Territoriale (di Fiume), che quindi riguarda il Tevere nel Centro Storico di Roma fra Ponte Milvio e Ponte Sublicio, seguirà l'assunzione ben precisi impegni (anche con “donazioni” alla Città) da parte di un nucleo iniziale di Contraenti. La formula è aperta, in contrasto con ogni genere di impostazione dirigistica o ex cathedra, che a volte stravolge la natura partecipativa stessa dei Contratti di Fiume 

L'argomento verrà approfondito il 15 febbraio prossimo all’occasione ospitata dal Senato della Repubblica dal titolo <<INTERVISTA SUL TEVERE A ROMA - Qualcosa di nuovo? Esperienze e testimonianze sul Tevere a Roma e sulle prospettive di sviluppo>>, che si svolgerà dalle ore 10.00 alla Sala dell'Istituto di Santa Maria in Aquiro in Roma a Piazza Capranica n°72. Fra l’altro, nello spirito dei dibattiti organizzati negli anni nelle sedi più varie, non è da escludere che sull’utile mezzo del Contratto Territoriale – applicato al Tevere a Roma – si compiano – nella formula di Assemblea di Fiume – immediati passi avanti: ha cortesemente comunicato che parteciperà – pur non essendo inizialmente previsto – anche il Presidente dell’XI° Municipio, per cui, lì dove si ampliasse allo stesso l’adesione sul Preliminare, si potrebbe iniziare a sviluppare un’ulteriore sinergia verso Sud-Ovest, coinvolgendo anche altre parti del I° Municipio (fino ai pressi del Ponte ferroviario di San Paolo), il XII° Municipio e l’VIII° Municipio, che ha attualmente la Sindaca di Roma Capitale come facente funzione di Presidente. Considerando la lunghissima e proficua attività di partecipazione civica svolta, è già individuabile un terreno comune di lavoro, con possibilità di rapida e costruttiva convergenza.

Da un lato i due Municipi Capitolini inizieranno a dialogare con continuità per promuovere azioni di comune interesse sul Tevere, dall’altro, in un quadro strategico complessivo, sovrintenderanno a una serie di iniziative pubbliche e private promosse (senza costi per l’Amministrazione) dall’Associazione Amici del Tevere e dal Consorzio Tiberina, cofirmatari dell’Atto. Il Consorzio Tiberina comprende fra gli altri le quattro Università Statali di Roma, il Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano, Concessionari pubblici e privati di sponde e di specchi d’acqua, diversi Operatori e Associazioni, e si è impegnato a raccogliere entro il “Natale di Roma” 2018 proposte e impegni per dar luogo a un primo concreto Programma d’Azione su scala triennale immediatamente avviabile.

Partendo da questo primo nucleo di collaborazione stretta e organizzata, a mo’ di catalizzatore di buone pratiche, da un lato si valorizzerà da subito il tratto più significativo dal punto di vista storico-culturale del Tevere a Roma, dall’altro si integreranno altre azioni in corso, per innescare un processo sempre più vasto e inclusivo; nel frattempo procede il lavoro promosso da Roma Capitale e altri Soggetti sull’intero sottobacino idrografico del Tevere nell’area fino alla foce e nel tratto del corso d’acqua da Castel Giubileo fino alla foce stessa, con analisi conoscitiva preliminare integrata sugli aspetti ambientali, sociali ed economici del territorio che forse, auspicabilmente, sarà completata per fine 2018, come appreso alla Prima Conferenza dell’Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume.

In ottica di affiancamento e di sinergia istituzionale, anche per mettere da subito e massimamente a frutto l’attività manutentiva ordinaria e straordinaria avviata sulle sponde fra Castel Giubileo e l’Isola Tiberina dalla Regione Lazio pure su scala triennale, si attua dunque questo primo importantissimo passo. La collaborazione potrà essere allargata e integrata in un quadro complessivo che coinvolga un numero crescente di Soggetti, anche con l’obiettivo di ricorrere a ulteriori risorse regionali, nazionali ed europee, promuovendo l'innovazione, gli investimenti e, quanto più possibile, le iniziative giovanili sul fiume. Sarà inoltre auspicabile un’accelerazione sul progetto già lanciato dal Consorzio Tiberina di proporre il Tevere a Roma, almeno per un vasto tratto, per il “Marchio del Patrimonio Europeo”. Infine, non sembra peregrino abbinare il rilancio del Tevere all’avvicinamento ai 150 anni dalla Presa di Roma e della Proclamazione di Roma a Capitale d’Italia (fra fine 2020 e inizio 2021, anche in questo caso a circa tre anni da oggi), come segno di rinascita proprio attorno ai luoghi dove Roma è sorta; a fine 2020, fra le altre cose, saranno anche 150 anni dalla “storica” piena che portò alla successiva costruzione dei Muraglioni del Centro Storico.

Nel concreto, i contributi al Programma d’Azione raccolti dal Consorzio Tiberina riguarderanno:
  • il controllo della qualità delle acque (cfr per esempio http://www.lacquaonline.it/energia-ambiente/2016/controllo-ambientale-delle-acque-del-tevere/),
  • un piano di manutenzione autogestito, previe autorizzazioni del caso, relativo alle sponde fra Isola Tiberina e Ponte Sublicio (cfr per esempio https://www.youtube.com/watch?v=ykZrH8LmnLk),
  • attività programmate di raccolta di rifiuti, in particolare plastica, anche in acqua,
  • il supporto alla gestione delle emergenze fluviali attraverso un’integrazione coordinata – a cura dei Concessionari – delle attività di sorveglianza, segnalazione, intervento già svolte dagli Enti Pubblici,
  • progettazione, realizzazione e gestione di “varchi” al fiume il più possibile aperti a tutti,
  • integrazioni (progettate e finanziate, su cui richiedere autorizzazione esecutiva) alla ciclabilità sulle sponde e alla mobilità su acqua,
  • progetti di energie rinnovabili sul fiume,
  • recupero e tutela di patrimonio materiale, interventi puntuali,
  • eventi sportivi dimostrativi,
  • attività di informazione e comunicazione attraverso “media partner”,                     
  • incentivazione delle attività culturali, “messa a sistema” delle attività ricreative estive (calendario unico integrato fra Concessionari aderenti), connessa comunicazione,
  • sviluppo di un idoneo piano (finanziato) per la richiesta del “Marchio del Patrimonio Europeo” per un ampio tratto del Tevere a Roma,
  • realizzazione (per esempio attraverso Ente di Certificazione accreditato) di un Protocollo di controllo e monitoraggio periodico del Contratto di Fiume, per la verifica dello stato di attuazione delle varie fasi e azioni, della qualità della partecipazione e dei processi deliberativi conseguenti, che possa fare anche da modello replicabile per i diversi Contratti Territoriali in Italia (l’analogia fra http://www.a21italy.it/wp-content/uploads/2015/03/DOC1_GdL1_fin_12marzo2015.pdf e lo standard ISO 9001, in molte parti, fa prefigurare una possibile “Certificazione di Qualità dei Contratti di Fiume”, anche riprendendo gli elementi accennati dalla Regione Lombardia, sicuramente all’avanguardia nel campo, al paragrafo 4 di http://www.contrattidifiume.it/export/sites/default/it/doc/pubblicazioni/Impostazione_metodologica_monitoraggio_CdF_20160912.pdf).
Per rendere meglio strutturata, permanente, espandibile, anche “spersonalizzabile” – al di là dei promotori privati iniziali – l’organizzazione complessiva, si proporrà ai Municipi aderenti l’individuazione di una sede fisica di riferimento, per ospitare l’attività partecipativa e la “cabina di regia” istituzionale; la sede stessa non sarà richiesta in concessione dai Contraenti privati e resterà nell’esclusiva disponibilità del Soggetto pubblico detentore, nella logica di riservare ai Municipi contraenti il coordinamento politico-strategico generale, pur con il concorso decisivo dei privati stessi e con un processo continuo di partecipazione, che non si cristallizzi con la redazione dei documenti del Contratto di Fiume.

Frattanto, tutte le ulteriori idee e proposte potranno essere inviate alla casella call-for-ideas@unpontesultevere.com.