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lunedì 25 marzo 2019

Rocca Cencia e Salone, due simboli di un approccio da cambiare

Rocca Cencia, fuoco e fiamme dal Tmb di AMA
In una sola serata altri due roghi di vaste proporzioni hanno avvelenato l’aria del già provato quadrante Est: prima l’impianto Tmb di Rocca Cencia, poi il campo rom di via di Salone. In entrambi i casi si sospetta che gli incendi siano stati di origine dolosa. 

Il che avvalora quanto i Gruppi Ricerca Ecologica sostengono da tempo, ovvero che l’approccio alla gestione dei rifiuti ed alle problematiche ambientali vada immediatamente cambiato: «i due episodi rappresentano, infatti, due facce della stessa medaglia – sostengono i Gre Lazio - da un lato quella di un’Amministrazione che tra continui insuccessi si affanna a tentare di trovare una soluzione alle decine di tonnellate che ogni giorno i romani producono ma rifugge dall’unica scelta che possa condurre a qualche successo, ovvero la raccolta differenziata spinta; dall’altra quella dello smaltimento illegale di rifiuti urbani, speciali, pericolosi e tossici, accumulati su un’area di almeno 19 ettari, ovvero 190.000mq, nell’indifferenza più totale delle istituzioni nonostante la mappatura da noi effettuata ed inviata a tutti i livelli e liberamente consultabile da chiunque al seguente link: https://bit.ly/2F41J2Z

«Sono infatti 125 i siti di sversamento da noi censiti - affermano i GRE – tra cui ben 16 discariche abusive, inclusa quella a ridosso del campo rom di via di Salone: ma perché le Istituzioni si ostinano a non voler ripristinare le minime condizioni di salvaguardia della salute e tutela dell’ambiente? Perché si acconsente a far accumulare illegalmente montagne di rifiuti? Quali interessi ci sono? La situazione nel quadrante Est di Roma Capitale non è più sostenibile, ed anche i dati epidemiologici del servizio regionale confermano l’incidenza di patologie gravi e mortali in misura ben superiore alla media della Regione Lazio: adesso chiediamo che ARPA monitori attentamente gli inquinanti diffusi nell’aria da questi due incendi, come fatto nel caso del Tmb Salario o della Eco-X di Pomezia».

I GRE non fanno sconti anche su Rocca Cencia: «quell’impianto è sbagliato e non avrebbe mai dovuto sorgere, rappresentando esclusivamente il sogno visionario di chi forse aveva interesse esclusivamente a far ‘circolare’ i rifiuti in giro per l’Italia a peso d’oro pagato dai romani e dall’Amministrazione Capitolina. Da anni siamo vicini ai comitati di quartiere che denunciano le irregolarità, le emissioni, i misteri di uno stabilimento che tra l’altro è più impenetrabile di una caserma nonostante sia funzionale ad un servizio pubblico così sensibile come la gestione dei rifiuti solidi urbani. Ed adesso siamo vivamente preoccupati perché uno stop di Rocca Cencia potrebbe o far ripiombare la città del caos delle mancate raccolte o riportare sulla scena soluzioni che speravamo fossero state abbandonate da tempo, ovvero il conferimento in discarica».